Obesità: arriva la pillola del “pasto immaginario”

Anno nuovo, ricerche e scoperte nuove (e ben venga!). Come sempre la problematica dell’obesità resta tra le più indagate dagli scienziati e nei giorni scorsi è arrivata una notizia che ha lasciato davvero sbalorditi coloro che da tempo ‘speravano’ in una scoperta del genere… La pillola che sostituisce il pasto, un pasto ‘immaginario’ per capirci meglio!

 

I ricercatori statunitensi stanno pensando ad una ‘fictio’ del pasto che possa “ingannare” l’organismo, che arriverebbe a bruciare grassi credendo di aver assunto del cibo. Il Gene Expression Laboratory del Salk Institute di La Jolla ha pubblicato questo studio su Nature Medicine ed i responsabili che coordinano lo studio assicurano una reazione del corpo identica a quella determinata dall’assunzione del cibo intervenendo sul recettore farnesoide X (Fxr) che si attiva a inizio del pasto. La pillola studiata dai californiani sulle cavie sembra essere davvero in grado di fermare l’aumento di peso nonché abbassare i livelli di colesterolo e zuccheri nel sangue e riaccelerare il metabolismo con annesso aumento della temperatura corporea. Altro effetto rilevante la conversione del grasso ‘bianco’ nel cosiddetto grasso ‘bruno’ benefico ed una contestuale modifica dei batteri intestinali, che come ormai sapete hanno un ruolo importante nell’obesità.

Non proseguiamo a spiegare i dettagli dello studio, pubblicato sulla prestigiosissima ‘Nature‘, ma appare subito evidente come significhi il concretizzarsi di un sogno per tantissimi… dimagrire grazie ad una semplice pillola.

Ora, senza nulla togliere alla ricerca – che è importante, che deve andare avanti e non può che portare benefici – non pensiamo di potere per questo motivo ‘arrenderci’ nella lotta all’obesità attraverso la modifica dello stile di vita. Ben venga la ‘velocità’ e la comodità di un farmaco ma l’alimentazione e l’esercizio fisico sono, da tradizione medica millenaria, ancora oggi “il migliore dei farmaci” e nessuna ricerca può smentire questo assunto, anzi.

Ben vengano studi e ricerche, ma non gettiamo la spugna e impegnamoci a combattere l’obesità e tutte le malattie croniche con una modifica dello stile di vita.

E della pillola forse non avremo bisogno perché saremo intervenuti in tempo!

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