Attività fisica “last minute” anzi… last second!

L’inizio dell’estate non è soltanto il periodo delle pericolosissime diete “last second”, come vi abbiamo già accennato in un precedente articolo, ma anche e soprattutto il momento dell’anno in cui si improvvisa l’attività fisica, nel disperato tentativo di ottenere un fisico perfetto per la fatidica prova costume.

 

Chi per un anno ha fatto della sedentarietà uno stile di vita, in coincidenza con il solstizio decide che è giunto il momento di allenarsi, e nemmeno con gradualità. Infatti, come le diete coreografiche che promettono miracoli in pochissimi giorni, esistono anche programmi di allenamento, pescati su internet o sui soliti ritagli di riviste, che vaneggiano perdite di kili in pochi giorni grazie ad esercizi estenuanti ed intensivi.

L’effetto è lo stesso, illusorio, di quello provocato dalle diete fai da te. Anche i rischi per la salute sono gli stessi, se consideriamo poi che a prediligere regimi intensivi di pochi giorni sono principalmente persone che non hanno fatto prima movimento e soffrono di sovrappeso o obesità.

Dario Rago, personal trainer del CMSO esperto in medical exercise, ci spiega perché la palestra “last second” intensiva non solo non aiuta a raggiungere l’effetto desiderato ma può essere molto dannosa: “In soggetti decondizionati, gli organi e i muscoli deputati al movimento perdono di efficienza e bastano piccoli sforzi per provocare affaticamento. Una rampa di scale di corsa, uno scatto per non perdere il treno in partenza, una corsetta leggera sono sufficienti per far schizzare in alto il battito cardiaco e provocare iperventilazione (respirazione veloce a bocca aperta). Un tale stato non solo costituisce rischio per la propria incolumità ma rende anche difficile il dimagrimento. Se l’obiettivo è ridurre l’antiestetica pancetta accumulata in inverno il primo passo da compiere è quello di riabituare il corpo al movimento in modo graduale, è inutile affannarsi, basta ridurre l’attività ad una passeggiata veloce per quattro / cinque volte a settimana per 40/60 minuti a seduta, eseguire qualche esercizio di tonificazione con un paio di manubrietti e un elastico e il gioco è fatto. Questo tipo di programma è lo stesso che seguiamo anche con i pazienti del CMSO, con ottimi risultati”.

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