Le diete “fanno bene”: scoperti nuovi poteri contro le infiammazioni

Dopo il Carnevale, complice anche l’atmosfera quaresimale, si è forse più propensi ad affrontare le diete e stare attenti a ridurre le calorie regimi… Oggi arriva una notizia che dovrebbe aiutare la famigerata “dieta” ad entrare nelle nostre simpatie.

 

Secondo un recente studio la dieta contrasterebbe l’infiammazione.
La dieta – ed anche i digiuno – secondo la School of Medicine di Yale determina la produzione di una sostanza nell’organismo in grado di bloccare quella parte del nostro sistema immunitario che interviene nelle infiammazioni legate a patologie come Diabete di tipo 2, aterosclerosi e patologie autoimmuni. Lo studio, pubblicato sulla prestigiosissima Nature Medicine, dimostra come il β-idrossibutirrato (BHB) sia in grado di inibire l’ NLRP3, ossia l’insieme delle proteine a guida delle risposte infiammatorie di diverse patologia. Più è alto il BHB più si riduce l’infiammazione, secondo lo studio compiuto dai ricercatori americani. Quando viene prodotto dall’organismo il BHB? Il metabolita è prodotto in caso di restrizione calorica, di dieta chetogenica (con restrizione dei carboidrati), in caso di attività fisica serrata.

La ricerca è importantissima perché per la prima volta chiarisce il ruolo delle cellule del sistema immunitario in questi casi.
I benefici di dieta ed esercizio fisico – al CMSO da sempre sostenuti – con il progredire della ricerca, vengono validati da nuovi e confortanti dati scientifici.
Il termine ‘dieta’ non piace ai più perché evoca ancora ‘privazione’ ma se impariamo ad intenderla come “meta del medicare” e come “strumento di benessere” per perdere kili e guadagnare salute (che nulla ha a che vedere con le “mode del momento”!) ne apprezzeremo finalmente gli infiniti benefici. Le diete, quelle giuste, fanno – e devono fare – bene!

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