Allarme ipertensione: un paziente su quattro non prende i farmaci
Abbiamo più volte definito l’ipertensione come un “nemico silente”, una malattia pericolosissima definita dall’Oms tra i principali killer mondiali. Oggi scopriamo che non solo in tanti la sottovalutano non adeguando il loro stile di vita e non controllandosi… Ma addirittura un paziente su quattro non assumerebbe correttamente i farmaci prescritti anti-ipertensione, esponendosi così ad rischio altissimo di ictus e infarto. La rivista ‘Heart’ ha pubblicato lo studio dei ricercatori della University Hospitals of Leicester NHS Trust e della University of Leicester nel Regno Unito.
Sono stati analizzati i dati (in particolare le urine) di 208 pazienti ipertesi e si è scoperto che il 25% dei pazienti non assumeva il farmaco in modo corretto (saltando dei periodi), il 10 % non lo prendeva in maniera sistematica e il 15 lo
aveva assunto in maniera corretta solo per un breve periodo di tempo. I pazienti, secondo gli scienziati, tendevano a non prendere i farmaci prescritti perché non si manifestavano sintomi evidenti.
Ora, capite perché l’ipertensione viene definita “killer silenzioso”? Il dramma delle malattie croniche è proprio quello, come vi abbiamo spiegato più volte, di apparire all’inizio quasi innocue e di abbassare la guardia nei pazienti, i quali non si curano adeguatamente.
La prevenzione e la costanza nel seguire la cura possono invece salvare tantissime vite umane da un killer spietato, che come nel caso dell’ipertensione, che colpisce in maniera violenta ed implacabile con l’ictus e con l’infarto.
Al CMSO sosteniamo da sempre che
“seguire” i pazienti a 360°, anche dal punto di vista dell’aderenza terapeutica al trattamento, sia importante tanto quanto la curarne la patologia.