Conosciamoci Meglio: Prof. Dott. Francesco Orio
Abbiamo realizzato la seconda delle interviste della sezione “Conosciamoci meglio” con il Prof. Dott. Francesco Orio, consulente del CMSO Specialista in Endocrinologia e Diabetologia, Professore Associato di Endocrinologia dell’Università “Parthenope” di Napoli e premiato come “miglior endocrinologo italiano al di sotto dei 40 anni”.
D: Professore, cosa differenzia il CMSO dagli altri centri per la cura delle patologie della tiroide?
R: Parliamo innanzitutto di diagnostica, che è fondamentale e viene “prima” della cura. Il CMSO si differenza dagli altri centri perché è il solo in tutta la Regione Campania a possedere determinate apparecchiature all’avanguardia. Disponiamo infatti del software Biflow, che è una forma particolare di colordoppler, in grado di riconoscere taluni noduli più particolarmente sospetti.
Il CMSO è tra i migliori centri a livello nazionale anche per l’ago aspirato della tiroide ecoassistito. Il nostro centro è uno dei pochi in grado di fornire in modo immediato l’esito dell’esame citologico mediante ago aspirato (FNAC): infatti il vetrino allestito con le cellule prelevate dalla tiroide viene letto immediatamente e siamo in grado di fare una diagnosi di certezza con accurata sensibilità in soli 30 minuti.
D: Dunque diagnosi precoce delle patologie tiroidee, e le terapie?
R: Le terapie attualmente praticate riguardano le più moderne modalità di somministrazione, infatti, oltre al classico utilizzo delle compresse, vi è la possibilità di usare le formulazioni liquide sotto forma di flaconcini e gocce, per quel che concerne le terapie sostitutive con ormoni tiroidei.
D: Non dimentichiamo però che al CMSO non si curano solo le patologie della tiroide.
R: Sì infatti i miei campi d’interesse sono l’endocrinologia, l’endocrinologia ginecologica e la diabetologia. Al CMSO curiamo anche la sindrome dell’ovaio policistico, l’iperandrogenismo, alterazioni del ciclo mestruale e disturbi correlati alla menopausa, disturbi e deficit di crescita, alterazioni della pubertà e dell’ipofisi e diabete mellito.
D: Veniamo al Suo impegno per la Prevenzione. Anche quest’anno Lei è promotore ed organizzatore scientifico della “Giornata Salernitana di Prevenzione delle Malattie della Tiroide” – in programma a Salerno nella mattinata di sabato 16 marzo nel Salone dei Marmi del Palazzo di Città – giunta già alla sua terza edizione.
Questa iniziativa fa seguito al grande interesse e al successo di partecipazione riscontrati nelle precedenti edizioni, in particolare quella del marzo dello scorso anno con 600 cittadini, e con la presenza delle principali testate giornalistiche di carta stampata, on line e reti radio-televisive locali e nazionali. Sabato in quattro scuole di zone diverse della città di Salerno i ragazzi delle prime medie saranno visitati e faranno l’ecografia della tiroide. Quanto sono importanti queste iniziative?
R: Siamo già al terzo anno di questa grande opera di solidarietà e prevenzione. Lo screening coinvolge una zona, quella di Salerno, a “moderata carenza iodica”. Lo iodio sappiamo essere un elemento costitutivo degli ormoni della tiroide, essenziali sin dall’epoca fetale. Invitiamo infatti all’utilizzo del sale iodato, lo slogan della prevenzione è infatti “poco sale ma iodato”
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per prevenire gozzo endemico e noduli.
La scarsezza di iodio dipende da ragioni geografiche. Pensiamo infatti al Giappone, il posto con minore carenza iodica per la presenza di pesce ed alghe ampiamente consumati dalla popolazione. Il Perù al contrario è il posto più carente di iodio al mondo.
Ricordiamo che la “Giornata Salernitana di Prevenzione delle Malattie della Tiroide” nasce in rispetto della legge del 21 marzo 2005, n.55 contenente disposizioni finalizzate alla “prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica” e l’ecografia è un ottimo strumento per la prevenzione: è ripetibile, semplice, non invasiva e ci fornisce le informazioni fondamentali sulla struttura della tiroide.
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CINZIA 7 ottobre 2015 (9:53)
HO fatto una 2 °- visita +ecografia in ospedale a Tinchi,(Basilicata, provincia Matera ) esito: 3 noduli da 4 mm l’uno.Un bel problema da curare ma i medici sottovalutano il problema! Io sono preoccupata ,molto.! Come posso contattarla per ricevere alcuni consigli.