Idratazione: gli italiani bevono poca acqua
Quante volte avete sentito il ritornello dei 2 litri d’acqua da bere al giorno? Evidentemente sono ancora poche le volte che lo ripetiamo, visto che la tendenza degli italiani è quella di berne poco più di un litro, il 50% in meno di quella raccomandata. A renderlo noto è lo studio LIZ, progetto di collaborazione tra Società Italiana di Medicina Generale (SIMG) e Nutrition Foundation of Italy (NFI), che ha analizzato circa 2mila persone attraverso raccolta dati ma anche visite mediche. Soprattutto i ragazzi in età scolare, il 66% di loro, non beve a sufficienza. Un dato preoccupante visto che le conseguenze sono addirittura una riduzione delle prestazioni cognitive del 14% rispetto ai ragazzi coetanei idratati correttamente. Sembra che questo dipenda dalla cattiva informazione sull’esatta quantità di acqua da bere (il 30% non lo sa).
L’idratazione corretta dell’organismo è uno dei punti di partenza per mantenere buona salute (come avete notato anche salute cerebrale) ed una delle regole fondamentali anche per chi è affetto da malattie, compreso il Diabete, che come ben sappiamo costringe a frequenti minzioni. Nell’acqua che l’organismo deve assumere nel totale quotidiano possiamo comprendere anche quella assunta tramite bevande come tè e caffè, l’importante è seguire il quantitativo raccomandato. Quantitativo che bisogna fare attenzione però a non superare, determinando poi
l’affaticamento dei reni. Insomma, vi raccomandiamo l’equilibrio come sempre.
Estate 2014: le 5 regole del CMSO | CMSO 17 luglio 2014 (18:03)
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