Testimonianze: il CMSO raccontato dai pazienti
Chi se non i pazienti stessi possono meglio raccontare un percorso terapeutico?
Nella rubrica “Testimonianze” raccogliamo – in forma anonima – le impressioni, i suggerimenti e le critiche dei pazienti del CMSO.
Oggi l’intervista ad una ragazza di 29 anni che sta seguendo il nostro percorso di perdita di peso.
Buona lettura!
– Prima di giungere al CMSO ha seguito altre diete? Come si è trovata?
“Sì, ho seguito un’altra dieta prima di venire qui e non mi sono trovata affatto bene. Ho seguito una dieta “iperproteica” e all’inizio ho perso molto peso… ma… ho ripreso tutto e anche di più! Il medico che mi seguiva mi aveva fatto eliminare completamente pane, pasta e tutti i carboidrati (tutti!) e potevo invece mangiare quantità elevate, “a piacere”, di tutto il resto”.
– Cosa l’ha spinta a venire da noi la prima volta lo scorso giugno?
“Avevo bisogno di aiuto. Volevo farlo con qualcuno che mi seguisse passo passo… Avevo deciso che era il momento di fare qualcosa: ho cercato su internet, ho dato un occhio al sito, alle interviste e ho letto quello che facevate… e mi ha dato subito l’idea di un centro di grande professionalità. E così è nella realtà”.
– Inizia ad avvertire dei benefici da questo percorso peso? Quale aspetto le sembra più utile?
“Molti benefici direi! Ho perso veramente tantissimi kili (ndr: 45 Kg all’ultima visita) e il percorso sta continuando, mi vedo meglio, mi sento meglio e la mia salute non è a rischio. Sono più seguita rispetto alle altre volte e sono più incoraggiata da parte dei dottori, l’altro medico che mi aveva in cura non mi sembrava così professionale, sembrava quasi “non fregarsene”.
Ora invece i dottori che mi seguono (ndr: endocrinologo, internista, nutrizionista, personal trainer, psicoterapeuta, cardiologo) sono tutti per me e mi incoraggiano in quello che devo fare, mi rendono più semplice questo percorso e non mi sento mai abbandonata. Ci vuole apprezzamento per ciò che si sta facendo, incoraggiamento, e ce ne vuole tanto… Perché ci sono giornate in cui ti viene di mollare tutto”.
– C’è qualche parte ‘difficile’ del percorso?
“La parte più difficile è iniziare, cambiare tutto, le abitudini a tavola e anche a livello di movimento. La passeggiata a passo svelto è diventata ormai un appuntamento fisso per me, prima non facevo esercizio fisico. Ora faccio attenzione a quello che mangio, ho un diario alimentare. Non eccedo, non mi sfogo più nel cibo ma allo stesso tempo non soffro grandi privazioni e vedendo questi risultati sono finalmente più motivata. Ho cambiato molto lo stile di vita e mi sento meglio anche nel rapporto con gli altri, che era una cosa che mi ha sempre fatto soffrire. Non è facile sentirsi sempre giudicati, e sono gli altri che lo fanno… Adesso sto recuperando la mia autostima”.
– Che ne pensa del Team del CMSO? In cosa deve migliorarsi?
“In niente devono migliorare! Sono professionali e persone simpatiche e alla mano, se avessi avuto problemi l’avrei già detto… Mi trovo molto bene”.
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