Bambini: attenzione al consumo di sale
I bambini dovrebbero consumare 400 mg al giorno di sodio fino ai 12 mesi. Eppure il 70% sembra assumerne molto di più, con il rischio di ammalarsi di ipertensione in età adultà (studio dell’ European Journal of Clinical Nutrition) . La Società Italiana di Pediatria e la Società Europea di Gastroenterologia e Nutrizione
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Pediatrica raccomandano di non somministrare “latte vaccino” al bambino prima del compimento dei 12 mesi, e di non salare le pappe del bambino per tutto il primo anno. Il latte materno infatti contiene minime quantità di sodio e con lo svezzamento i bambini iniziano ad ingerirne di più.
Tra gli alimenti a rischio per il contenuto di sodio ci sarebbero inaspettatamente “latte e cereali”, che fanno parte della quotidiana alimentazione dei bambini. Gli stessi cereali da prima colazione, che i bambini iniziano ad assumere molto presto, hanno un contenuto di 250mg/100ml.
I genitori devono porre maggiore attenzione alla presenza del sodio negli alimenti, e allo stesso tempo evitare l’aggiunta “discrezionale” del sale da cucina nella preparazione, non solo per il bene dei propri figli ma anche per la propria salute. In questo caso andrebbero rivisti gli esaltatori di sapidità come le spezie ed il palato andrebbe man mano abituato ad un’alimentazione meno salata.