La Scuola Medica Salernitana e l’ “amministrazione della dieta”
Nella LVII Regola abbiamo scoperto che i dotti della Scuola Medica Salernitana reputavano la dieta “meta” del medicare e consigliavano di seguire un determinato stile di vita alimentare per rimanere in salute. Oggi continuiamo a trattare il tema della dieta, illustrando la regola successiva del Regimen Sanitatis, la LVIII, che riguarda l’amministrazione della dieta.
LVIII
DE ADMINISTRATIONE DIETAE
Nel cibo acciò non erri il dotto Fisico
Ciò attento osservar dee, quanto e qual sia,
Di che sostanza, e quando deesi prendere,
E quante volte il giorno, e in che luogo.
Affinché il medico non sbagli (“Nel cibo acciò non erri il dotto Fisico”) ed assegni un regime alimentare corretto, deve osservare attentamente: quantità e qualità del cibo (“Ciò attento osservar dee, quanto e
qual sia”), i nutrienti e le sostanze in esso contenute e quando esse debbano essere assunte ( “Di che sostanza, e quando deesi prendere”), il numero dei pasti ed il luogo di essi (“E quante volte il giorno, e in che luogo”). Insomma, i medici della Scuola Salernitana adottavano un modo di prescrivere la dieta molto vicino a quello che, ai giorni nostri, seguiamo per i pazienti del CMSO che devono perdere peso e non solo.
Il medico non deve solo “calcolare le calorie” ma disegnare uno stile di vita alimentare adatto alle esigenze e alle caratteristiche del paziente, tenendo conto non solo della sua struttura fisica, della salute e delle preferenze, ma anche della vita quotidiana che conduce. Tutti parametri suggeriti dalla Scuola Medica Salernitana e validi ancora oggi.