La Scuola Medica Salernitana e l’igiene delle mani
Oggi scopriamo insieme la XXIII Regola del Regimen Sanitatis Salernitanum, intitolata “De lotione manuum“. Inutile sottolineare come anche i Dotti della Scuola Medica Salernitana incentivassero a seguire quella che è la regola aurea dell’igiene personale e soprattutto pubblica: lavarsi le mani. Siamo nel periodo del “picco influenzale” e vi invitiamo a seguire il più scontato e, paradossalmente, meno seguito dei consigli. Lavare le mani spesso, specie di ritorno da lavoro e dopo il contatto con cose e strumenti, dentro e fuori casa, può letteralmente salvare delle vite. Una regola che tutti, operatori della salute e pazienti, dobbiamo seguire per evitare la diffusione epidemica delle patologie. Ecco la regola del Regimen:
XXIII
DE LOTIONE MANUUM
Dopo la mensa lavati le mani,
E ne conseguirai due beneficj,
Le monderai, e in tergerti con quelle
Gli occhi, la vista renderai più acuta.
In realtà i Saggi nella regola “limitavano” apparentemente la pulizia delle mani al momento successivo al pasto (“Dopo la mensa lavati le mani”) ma siamo sicuri che avessero scelto questo momento particolare come esemplificativo. Un tempo, ricordiamolo, non c’erano posate ed il cibo veniva introdotto con le mani. I livelli di igiene erano sicuramente più bassi di quelli odierni… Dunque
i medici invitavano a lavarle soprattutto dopo il momento in cui materialmente si entrava a contatto con determinate sostanze. Una sorta di clausola generale, da interpretare oggi come un invito a lavarle spesso. In più nella regola troviamo un incentivo a lavare anche gli occhi con mani pulite onde evitare problemi alla vista (“Le monderai, e in tergerti con quelle gli occhi, la vista renderai più acuta“). La lezione tuttora valida della Scuola Medica è che grazie alla corretta igiene si possono evitare infezioni e malattie.