Un buon rapporto medico-paziente migliora la salute
Un buon rapporto del medico con il paziente può avere un effetto addirittura paragonabile a quello di un farmaco, ma senza controindicazioni. A scoprire gli effetti positivi sulla salute è stato uno studio condotto da psichiatri e psicologi statunitensi, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. In realtà sono stati valutati non uno ma ben 13 studi condotti in precedenza in Europa, Stati Uniti e Australia. Gli esperti del Massachusetts General Hospital di Boston hanno calcolato i benefici del buon rapporto medico paziente paragonabili a quelli di sostanze come l’acido acetil salicilico e le statine.
La differenza odierna rispetto agli stessi studi condotti sul tema è data dai paramentri di valutazione. Prima il parametro di riferimento era la soddisfazione dei malati, oggi invece il confronto è con pazienti
presi in cura da medici e infermieri addestrati in maniera specifica per migliorare la relazione con i malati, con una formazione nella gestione del rapporto umano. Stavolta sono state esaminate malattie come obesità, diabete, ipertensione, artrosi, il cui andamento può essere controllato misurando più parametri. Tutti i parametri valutati dallo studio sono risultati dunque “migliori” in virtù di una buona relazione dei pazienti con il proprio medico.
Questa ricerca non può che essere pienamente condivisa dal CMSO. Riteniamo che l’aderenza terapeutica al trattamento, il rapporto umano del paziente con il proprio medico siano ancora più importanti della cura e di
tutto ciò che ne consegue. Quando poi i pazienti soffrono di malattie croniche e si ritrovano loro malgrado a “convivere” con una malattia – che sia diabete, ipertensione o obesità – allora un buon rapporto medico paziente diventa davvero la chiave per ottenere i migliori risultati.