Bambini e scuola: tutti i consigli del CMSO
Da poco i nostri bambini sono ritornati sui banchi di scuola o hanno affrontato questa esperienza per la prima volta. Ecco una serie di importanti consigli per tutti i genitori che seguono il Blog del CMSO. La Dott.ssa Simona Novi, Psicologa e Psicoterapeuta consulente del CMSO ci spiega come rendere questo momento sereno per i nostri bambini (e anche per noi genitori).
“Il momento del rientro a scuola comporta un cambiamento nello stile di vita, al quale ci si era piacevolmente abituati nei mesi estivi, e ad esso si accompagnano sovente degli stati emotivi poco gradevoli quali irritabilità, umore mutevole ed episodi di ansia, che si associano alle più variegate preoccupazioni – spiega la Dott.ssa Novi – Per poter gestire al meglio questo momento che in alcuni casi può essere fonte di stress, dapprima per i genitori, bisogna seguire delle semplici indicazioni.
In primo luogo, non bisogna avere fretta che le cose tornino come erano prima della pausa estiva, ma bisogna “edulcorare” un momento come il rientro scolastico o lavorativo, abituandosi già nei giorni precedenti, a cambiare gradualmente i ritmi quotidiani.
La prima cosa sulla quale si può agire è sicuramente il dialogo, parlare del ritorno a scuola e delle preoccupazioni che ad esso si associano, risulta molto utile e funzionale a lenire l’ansia che frequentemente accompagna questo momento. Diventa importante trasmettere ai propri figli, il senso dell’entusiasmo, perché sarà pur vero che si rientra tra i banchi, ma è vero anche che si possono rivedere i vecchi amici, si possono trascorrere delle ore in compagnia, unendo allo studio, il piacere che solo l’amicizia sa dare.
Ma unitamente all’entusiasmo, è fondamentale trasmettere ai propri pargoli l’idea del rispetto delle regole e dell’importanza di avere dei ritmi scanditi anche se non serrati. In tal senso, bisognerà ripristinare gradualmente il ritmo sonno-veglia, in modo tale che risulti più compatibile con gli orari scolastici, quindi sarà necessario andare a letto prima e di conseguenza ci si sveglierà prima al mattino, questo già nei giorni precedenti al rientro. I bambini necessitano di avere delle abitudini, quindi utilizzare un luogo specifico della casa per svolgere i propri compiti, oppure preparare lo zaino la sera, invece che di mattina, possono essere degli utili accorgimenti per familiarizzare con il proprio ruolo di scolaro.
Ogni giorno ci saranno delle ore da dedicare ai compiti, ma anche allo sport e alle attività sociali, per contribuire alla formazione di una personalità sana e completa.
Nei bambini che per la prima volta andranno a scuola, sarà utile nei giorni precedenti, praticare l’ inserimento, ossia fare in modo che il bambino, oggi sempre più piccolo, muova i suoi primi passi, nel mondo scolastico, all’inizio per poche ore ed in presenza dei genitori e poi da solo. Per far sentire il proprio piccolo a proprio agio nel nuovo contesto può essere utile che porti con lui un oggetto, al quale è particolarmente legato, in questo modo si sentirà meno solo. Molto utile sarà osservare le reazioni del bambino in questi primi giorni perché indicative del suo stile di attaccamento alle figure degli adulti significativi.
Tutte le indicazioni ed i propositi che ci si porrà, troveranno senso se si trasmetterà ai bambini l’idea che con la ripresa delle attività non finiscono le cose belle che insieme si possono fare, quindi in particolare nei fine settimana, sarà opportuno dedicarsi ai propri piccoli, condividendo con loro qualche piacevole ora all’aria aperta al parco, o al mare finchè il tempo lo consentirà.
Tutto questo deve essere non solo trasmesso verbalmente ma il modo più efficace per trasmettere ogni insegnamento è sempre l’azione, quindi proprio i genitori devono essere i primi a seguire queste regole.(Nei bambini i processi imitativi sono molto facilmente attivabili, quindi attenzione a quello che facciamo!). In questo modo i bambini troveranno un senso maggiore in quello che viene loro comunicato e riusciranno ad applicarlo al meglio e senza grosse difficoltà” conclude la Dott.ssa Novi.