Diete e nutrizione: ancora un monito contro le carni lavorate

Le carni lavorate non sono un toccasana per il nostro organismo. A confermare quanto già detto qualche tempo fa dall’Oms è stato anche un recente report dell’American Institute for Cancer Research e World Cancer Research Fund. Così come il primo allarme lanciato dall’Organizzazione mondiale della Sanità qualche tempo fa, anche questo secondo monito ha destato non poche polemiche, in particolare da parte di chi la carne la produce tramite gli allevamenti e fa del suo commercio una fonte di lavoro.

 

Al di là di ogni allarmismo, ciò che rileva è un’obiettiva ricerca sui tumori che mette insieme 89 studi compiuti in precedenza ed i dati di 17,5 milioni di adulti di cui 77mila colpiti da cancro allo stomaco. In sostanza, i consumatori di 50 g di carne lavorata quotidiana, rischierebbero una maggiore insorgenza di tumori. Variare l’alimentazione, senza demonizzare gli alimenti, nemmeno la carne, è una delle regole base per prevenire le malattie e restare in forma, questo è uno dei principi assodati di salute e buona nutrizione. La carne rossa, nella piramide della dieta mediterranea però appare tra gli alimenti da consumare con maggiore parsimonia, a maggior ragione nella sua variante lavorata, arricchita di sale ed additivi. Una fetta di carne rossa di buona qualità, proveniente da allevamenti sani, consumata una tantum, non sarebbe confermato essere dannosa.

Ora, bombardati dai messaggi pubblicitari delle diete dei “cavernicoli” o da tante altre che si basano solo ed esclusivamente sulle proteine, ricordiamo l’importanza di seguire un’alimentazione varia ed equilibrata e nel caso di scelte particolari come quella vegana e vegetariana farsi seguire da professionisti dell’alimentazione. Più che allarmi, dalla comunicazione dobbiamo trarre l’invito ad una generale cautela e alla riflessione complessa e approfondita sul cibo che ingeriamo e sulla sua provenienza. Al CMSO i pazienti seguono un percorso di perdita di peso personalizzato che tiene conto innanzitutto delle esigenze di Salute ma altresì delle scelte personali, inclusa quella vegana. Una cura del paziente a 360° che non trascura nessun aspetto, dalla tavola alla palestra, dal lavoro alla vita quotidiana, dalle scelte professionali fino a quelle etiche. Sempre al Centro delle nostre cure.

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