Osteoporosi: il rischio fratture è concreto per milioni di persone
L’Osteoporosi è una malattia troppo spesso dimenticata, ma sono milioni i pazienti a rischio fratture per via dell’indebolimento osseo. Un indebolimento nel quale, come abbiamo sottolineato più volte e come spiegato anche nel XX Corso Post Specialistico in Endocrinologia di ottobre scorso, trova le sue origini in squilibri di carattere ormonale. Importante anche aggiungere che il problema dell’osteoporosi non riguarda solo persone in età avanzata, ma un’ampia fetta della popolazione. Gli esperti oggi ci spiegano perché i rischi di fratture fratture sono aumentate e come evitarli.
Il recente rapporto Iof della Fondazione internazionale dell’Osteoporosi annovera le diverse carenze dei sistemi sanitari nazionali e la loro incapacità di prevenire i danni dell’Osteoporosi in un rapporto sul miglioramento e sulle possibili soluzioni a questa condizione di rischio. Si legge nel rapporto che l’80% dei pazienti con l’osteoporosi che ha già subito fratture rischia di subirne ancora ed addirittura di entità peggiore. In particolare, si evidenzia come chi abbia subito la rottura dell’anca abbia poi necessità di un aiuto per camminare e debba poi ricorrere a sussidi e case di cura. Una panoramica non felice, che vede tantissimi anziani del futuro riportare fratture invalidanti, è quella fornita dal rapporto dell’Iof.
Gli esperti individuano nella mancanza di diagnosi precoce e nella scorretta gestione dell’osteoporosi le cause dello scenario proposto. La prevenzione invece potrebbe far molto insieme all’aderenza terapeutica dei pazienti alle prescrizioni mediche e ad un atteggiamento diverso da parte dei sistemi sanitari. Il CMSO è attento anche sul fronte Osteoporosi e a tutte le malattie legate ai cambiamenti ormonali degli individui. Importantissima la prevenzione per far sì che le ossa deboli di oggi non diventino ancora più deboli domani. Esposizione solare, movimento ed alimentazione corretta possono fare tanto. Non trascuriamo la salute delle nostre ossa, un giorno ci ringrazieranno…