Bambini e cibo spazzatura: l’Oms mette in guardia da internet e pubblicità
Il 60% dei bambini in sovrappeso prima della pubertà rischia l’obesità in età adulta; il 25 % dei bambini in età scolare soffre già di sovrappeso ed obesità. Questi sono solo alcuni dei dati resi noti dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Dati che purtroppo non meravigliano e che ancora una volta ci invitano a riflettere sui grandissimi rischi corsi dai più piccoli. I responsabili di questi incrementi? I fattori sono diversi, ma l’OMS in un recente rapporto sul food marketing ha attribuito alla pubblicità e al marketing asfissiante in rete e tv un ruolo decisivo nel processo di aumento dell’obesità infantile.
I bambini sono infatti inconsapevolmente bombardati da messaggi pubblicitari che invitano a consumare il junk food-cibo spazzatura. La pubblicità arriva anche in modi subliminali ed inconsapevoli attraverso le vie di accesso della rete, degli smartphone e della tv, molte volte senza che i genitori se ne accorgano ed abbiano il tempo di intervenire. L’Organizzazione, onde scongiurare un futuro di malattie cardiovascolari, cancro e diabete che ormai sappiamo essere strettamente collegate all’alimentazione sbagliata e sballata, ha invitato i governi mondiali a porre attenzione alla tutela dei più piccoli, esposti ai mille inviti del marketing. Il monito dell’Oms è più che mai appropriato.
Abbiamo già in precedenza trattato sul blog dell’educazione alimentare dei bambini, di tutti i problemi connessi non soltanto al cibo spazzatura ricco di zuccheri e sostanze nocive, ma anche della necessità di educare al movimento e alla vita attiva. Il CMSO; da anni impegnato in campagne di prevenzione delle malattie endocrino-metaboliche nelle scuole campane, non può che unirsi all’appello degli esperti mondiali per scongiurare che i più piccoli diventino “futuri pazienti” di Diabete così come di altre malattie legate alle cattive abitudini. La prevenzione viene prima della cura, anzi è la cura stessa. Non dimentichiamolo mai…