Sedentarietà: nelle donne peggiora l’invecchiamento, ecco perché
Con l’estate, approfittiamo del sole e delle belle giornate per camminare di più, per muoverci di più. È questo uno dei consigli di salute più importanti di questa stagione, a fronte anche di nuove ricerche che evidenziano il collegamento tra sedentarietà ed invecchiamento. Sono le donne, in particolare, a subire gli effetti negativi dell’assenza di attività fisica.
La rivista scientifica American Journal of Epidemiology ha pubblicato recentemente uno studio che spiega come i telomeri, indicativi dell’invecchiamento, si riducano nelle dimensioni proprio a causa della sedentarietà. Queste molecole dei cromosomi, con la specifica funzione di proteggere il DNA, sono vittime di un vero e proprio “rimpicciolimento” a causa di uno stile di vita votato all’immobilità e alla mancanza di esercizio fisico.
Le donne coinvolte dai ricercatori dell’Università di San Diego (quasi 1.500), quasi tutte avanti con l’età e sedute per oltre 10 ore al giorno, presentavano rispetto alle altre donne esaminate più attive, dei telomeri più corti ed un invecchiamento cellulare maggiore di ben otto anni. Lo stile di vita si rivela ancora una volta un’arma micidiale o una soluzione efficace, a seconda di come lo si conduce. In questo caso, la sedentarietà viene ad influire in maniera decisa sull’età cellulare delle persone esaminate.
Eppure non servirebbero sessioni interminabili di palestra, ma i canonici 30 minuti quotidiani, raccomandati sempre anche dal CMSO, per tenere a bada tante malattie, incluse diabete e tumori. Ogni giorno allora, come buona abitudine (estiva da conservare tutto l’anno), dedichiamo mezz’ora del nostro tempo al movimento, per star bene, in salute ed invecchiare con serenità. Al ritorno dalle vacanze, perché non scoprire al CMSO il proprio stato di salute con un check-up e capire come intervenire sul proprio stile di vita?