La Scuola Medica Salernitana ed i cambi di stagione
Nel Regimen Sanitatis troviamo più di una regola dedicata alle quattro stagioni dell’anno. Anche secondo i Saggi della Scuola Medica Salernitana, i cambi stagionali influivano sulla salute salute umana. Nella LXXXVII regola intitolata alle quattro stagioni dell’anno, per ogni stagione viene indicata una particolare condizione del corpo e per ognuna viene dato un consiglio medico. Scopriamola insieme:
LXXXVII
DE QUATUOR TEMPORIBUS ANNI
Ne’ tempi estivi dissecca il digiuno:
In ogni mese qualche volta il vomito
Giova, poiché gli umor nocivi purga,
Che lo stomaco in sé tiene racchiusi.
Inverno, Autunno, Primavera e State
Regolan l’anno; un aere caldo, ed umido
Porta la Primavera, e questo tempo
Per la Flebotomia meglio è d’ogn’altro,
In cui la soluzion del ventre, e il moto
E Venere, e i sudori, e i bagni denno,
Esser moderati, in cui pur deesi
Purgare i corpi colla Medicina.
La State poi assai riscalda, e dissecca,
E fa che in noi la flava bile domini;
Il cibo in un tal tempo umido, e freddo
Esser dee, e da noi Venere lontana
Starsi, nè allora a noi giovano bagni,
Ma sol la quiete, e il moderato bere.
I Dotti della Scuola Medica nella LXXXVII regola sconsigliano d’estate di praticare il digiuno (ne erano fautori secondo le indicazioni di Ippocrate, Celso e Galeno) perché “dissecca” troppo, mentre vedono di buon occhio il “vomito” ogni mese in quanto “purgante” degli umori (seguivano la ‘teoria degli umori’) nocivi (“Ne’ tempi estivi dissecca il digiuno: In ogni mese qualche volta il vomito Giova, poiché gli umor nocivi purga, Che lo stomaco in sé tiene racchiusi”).
La Primavera porta con sé aria calda ed umidità ed è il periodo migliore per le flebotomie, dunque salassi ed incisioni per rimuovere i coaguli, e per bagni moderati, essendo questo periodo dell’anno legato alla sovrabbondanza di sangue e al temperamento sanguinico (“aere caldo, ed umido Porta la
Primavera, e questo tempo
Per la Flebotomia meglio è d’ogn’altro, In cui la soluzion del
ventre, e il moto E Venere, e i sudori, e i bagni denno, Esser moderati, in cui pur deesi Purgare i corpi colla Medicina”).
L’Estate invece porta “disseccamento” e riscadamento e richiede che vengano consumati cibi freschi e liquidi, anche se con moderazione (“La State poi assai riscalda, e dissecca, E fa che in noi la flava bile domini; Il cibo in un tal tempo umido, e freddo Esser dee, e da noi Venere lontana Starsi, nè allora a noi giovano bagni, Ma sol la quiete, e il moderato bere”).
Non è necessario che facciate “flebotomie” o vi procuriate il “vomito”, semplicemente da questa, come da altre regole del Regimen dedicate alle stagioni, percepiamo l’importanza delle stagioni e delle variazioni climatiche a loro collegate. Se in Primavera vi sentite stanchi e subite il cambio di stagione è perché il vostro organismo ad essi non è indifferente.