Attività fisica: qual è il giusto limite?

Non abbiate paura di muovervi. È questa la raccomandazione generale che sembra emergere dalle ultime ricerche scientifiche sull’esercizio fisico collegato alla mortalità. Chi si preoccupa di esagerare può stare tranquillo perché anche intensificare lo sforzo oltre i limiti raccomandati non è dannoso per la salute.

 

Non si tratta di esercizio fisico portato a livelli estremi e a sessioni estenuanti, ma di quell’esercizio che con il tempo tendiamo ad implementare e a rendere più serrato, magari in vista di un traguardo come l’estate.
Il minimo raccomandato per stare in salute, secondo le ultime ricerche, è di 30 minuti al giorno per 5 giorni alla settimana. Questo ritmo di allenamento diventa una super protezione del sistema cardiovascolare e varia da individuo ad individuo. Se il numero di minuti viene superato, assicurano gli esperti del National Cancer Institute di Bethesda (USA) autori di uno studio su Jama Internal Medicine, si incorre in un rischio di mortalità inferiore del 20% rispetto a chi pratica esercizio in dosi inferiori rispetto a quelle consigliate. Dai 150 minuti settimanali al doppio del minimo consigliato diminuisce il rischio di mortalità del 31%. Non emergono dati preoccupanti dunque per chi ‘esagera’.

Prendendo la ricerca con le dovute cautele, questo non è un’invito a sottoporvi a sessioni no stop di esercizio fisico, che potrebbero essere addirittura controproducenti. Piuttosto costituisce uno stimolo in più per chi ha ancora tante, troppe remore rispetto al fare movimento. Fare attività fisica fa bene, entrate in questa ottica e proteggerete anche la vostra salute e ovviamente perderete peso se c’è la necessità. Non ci sono scuse: poco o tanto che sia il vostro esercizio settimanale… fatelo e muovetevi! Vi ricordiamo che il CMSO promuove sa SEMPRE l’esercizio fisico terapia nella cura e prevenzione delle patologie endocrino-metaboliche e con notevoli risultati.

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