Diete ed effetto yo-yo: scovati i responsabili!

La paura più grande di moltissimi pazienti non è quella di prendere o perdere peso ma quella di “riprenderlo”. Il cosiddetto effetto yo-yo è difatti una realtà per moltissime persone, obese, sovrappeso o semplicemente desiderose di perdere qualche chilo. Difficile scampare al recupero del peso perso: mesi di sacrificio al macero e recupero di tutti i kili persi. Ma quali sono le cause di questo incubo? Esistono dei responsabili o è frutto di qualche sgarro alla dieta? Le cause sono meno scontate di quanto immaginiamo ed oggi, per fortuna, la Scienza è in grado di dirci di più sui responsabili dell’effetto Yo-yo.

 

L’istituto Weizmann ha pubblicato sulla prestigiosa rivista scientifica Nature uno studio che dimostra che il microbioma, ossia la popolazione di batteri intestinali, subisce delle modifiche tali da far riguadagnare peso ogni volta che lo si perde. L’alterazione del microbioma secondo la scienza pare essere all’origine del recupero del peso perso precedentemente. Come fare per ovviare a questo problema? Una soluzione potrebbe arrivare dai flavonoidi, elementi di cui avrete già sentito parlare in quanto contenuti nella frutta e nella verdura. I flavonoidi, secondo gli scienziati israeliani, diminuirebbero proprio in seguito a questi meccanismi del microbiota e dunque avrebbero un ruolo chiave nel processo di gestione del peso a lungo termine tutto da studiare.

La scienza, per nostra fortuna, va avanti superando alcune cognizioni errate sul peso. Gli scienziati dimostrano che la forza di volontà è sicuramente importante nella gestione e mantenimento dei risultati di una dieta, ma alcuni meccanismi come il famigerato effetto yo-yo hanno spiegazioni complesse che dipendono dalla natura stessa. L’impegno del CMSO non è solo quello di aiutare i pazienti a perdere peso in eccesso dannoso per la salute, ma soprattutto quello di mantenere intatti i risultati conquistati attraverso percorsi di nutrizione, di esercizio fisico e motivazione che garantiscano effetti duraturi. Il benessere dei pazienti non è limitato al momento della dieta o all’oggi ma deve essere garantito anche per il “domani”.

 

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