Dagli USA nuove linee guida per il Diabete di tipo 2 nei bambini

A febbraio, la rivista Pediatrics pubblicherà delle linee guida stilate dagli esperti americani per i bambini e gli adolescenti affetti da diabete di tipo 2, meglio noto come “diabete alimentare” o “diabete degli adulti”. Vengono fornite non solo indicazioni sul corretto stile di vita da adottare, ma anche sulle terapie farmacologiche da preferire qualora una vita sana non dovesse bastare (insulina, metformina).

Differentemente dal diabete di tipo 1 (meglio conosciuto come “diabete giovanile”) che è caratterizzato dall’incapacità del pancreas di secernere insulina, il diabete di tipo 2 invece, è “una malattia metabolica caratterizzata da glicemia alta e insulino-resistenza”, dipendente dalla familiarità così come dallo stile di vita (obesità, stress, scarsa attività fisica).

L’intervento in tal senso dell’American Academy of Pediatrics in collaborazione con l’American Diabetes Association, la Pediatric Endocrine Society, l’American Academy of Family Phisicians e l’Academy of Nutrition and Dietetics, è stato determinato dal netto aumento della patologia ormai anche tra i più piccoli negli Stati Uniti.

Causa di questo incremento è l’elevato numero di bambino obesi a causa di cattive abitudini alimentari ed uno scorretto stile di vita.

Nel vecchio continente, la situazione non è diversa e desta molte preoccupazioni, e l’Italia tra i paesi europei è quello con il più elevato numero di bambini sovrappeso-obesi.

Stefano Del Prato, Presidente SID, Società Italiana di Diabetologia, si è espresso così sul punto: “Il diabete tipo 2 è diventato un problema talmente importante da avere reso necessario il tentativo di codificare il trattamento di questi bambini redigendo una apposita linea guida, ma ciò deriva dall’incapacità di trasmettere concetti di salute adeguati e di arginare il fenomeno obesità. E per questo siamo costretti a pensare a quale farmaco cominciare a somministrare a un bambino, che dovrà continuare ad assumerne sempre di più per gli anni a seguire nel tentativo di evitare le conseguenze del diabete e cioè le complicanze a carico di occhi, nervi, rene, cuore e vasi. Ritengo che tutto questo debba fare riflettere con grande attenzione perché questo non può essere l’eredità che lasciamo ai nostri figli”. Il Presidente sottolinea come serva una “forte azione educativa su tutta la popolazione“.

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