Ipertensione: lo zucchero nuovo arrivato al banco degli imputati

Ci teniamo spesso a sottolineare come l’ipertensione sia un nemico silente, al pari del Diabete e di altre malattie croniche, in grado di mietere ogni anno un numero impressionante di vittime con stime dell’OMS tendenti sempre a salire. Il consumo di sale è da sempre ritenuto una delle cause principali dell’ipertensione. Oggi però arriva la notizia di una ricerca che sul banco degli imputati mette non più il sale ma lo zucchero.

 

Uno studio su larga scala compiuto dai ricercatori del Saint Luke’s Mid America Heart Institute di Kansas City pubblicata sull’autorevole rivista American Journal of Cardiology ha rilevato che il consumo di zucchero in grandi quantità stimolerebbe l’ipotalamo determinando un aumento del battito cardiaco e della pressione sanguigna. Le principali responsabili sarebbero le bevande gassate, in grado di portare a veri e propri picchi di ipertensione e a possibili infarti. Gli autori dello studio sottolineano dunque il ruolo dello zucchero come “predittore del rischio cardiovascolare” e scagionano per alcuni versi il sale. I ricercatori sostengono anche che i cibi con basso contenuto di sodio porterebbero l’organismo a mangiarne di più per assumerne i quantitativi giusti.

Ora, senza nulla togliere alla validità delle ricerche, noi Vi invitiamo ad essere equilibrati e a non esagerare: né con lo zucchero né tantomeno con il sale. Entrambi gli alimenti, come ormai avrete capito, se consumati in eccesso hanno effetti negativi sull’organismo e possono peggiorare o provocare malattie croniche. Il banco degli imputati da oggi è solo più affollato!

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