Conosciamoci meglio: il Dott. Davide Cardinale – Podologo del CMSO

Conosciamoci meglio: il Dott. Davide Cardinale – Podologo del CMSO

Oggi nella sezione “Conosciamoci Meglio” del nostro blog l’intervista al Dott. Davide Cardinale, Podologo del CMSO.

D: La cura del diabete consiste anche nel non far sopraggiungere

complicanze che possono coinvolgere, anche gravemente, occhi, reni, cuore e piedi. Dott. Cardinale, quale ruolo riveste il podologo nel “team” del CMSO e quali sono i vantaggi di questo tipo di collaborazione?

R: Tenga conto che al podologo i pazienti diabetici tendono a rivolgersi sempre in ultima battuta e per recuperare i danni, magari causati dalle mani di estetiste inesperte. Invece lavorare nel team del CMSO significa non solo intervenire nella cura del piede diabetico, ma soprattutto dare ai pazienti indicazioni importantissime ex ante per la “prevenzione” del problema.

Al CMSO si lavora “insieme”, ciascuno secondo le proprie competenze, ottimizzando l’organizzazione. Siamo sicuramente all’avanguardia per questo e lo siamo anche per la nuova tecnica di valutazione della postura con l’esame baropodometrico, un semplice ed innovativo strumento che permette di valutare la qualità dell’appoggio a terra dei piedi e di scoprire in anticipo la presenza di zone del piede più soggette a sviluppare callosità, ipercheratosi fino a prevenire vere e proprie ulcere.

Il dott. Cardinale all’opera al CMSO

D: Come giustamente nota, in molti tendono ad affidarsi a mani sbagliate. Come mai secondo Lei?

R: In generale, c’è una cattiva informazione sul ruolo del podologo. Sono tantissimi i parametri dei quali un vero specialista deve tener conto: l’attività del paziente, lo stile di vita, il lavoro che fa e per tale motivo è necessario uno studio preventivo che non sottovaluti queste esigenze.

D: Un consiglio di prevenzione ai nostri lettori.

R: Per chi è Diabetico rivolgersi allo specialista podologo almeno una volta l’anno per ricevere una valutazione professionale e personalizzata. Altro aspetto fondamentale per la prevenzione sono le Calzature. Fare meticolosa attenzione a come vengono scelte. Quando visito un paziente faccio uno screening del piede ma anche delle calzature, perché il piede è collegato a tutto il resto.

D: Che “strada” prende oggi la Podologia?

R: Oggi si vuole fare di più proprio per la prevenzione globale, anche in un ambito come quello ospedaliero. Al Nord c’è già qualcosa, mentre al Sud ovviamente c’è da aspettare. Per questo non posso non sottolineare l’importanza e l’innovatività del lavoro di squadra in un centro polispecialistico come il CMSO, che consente a diversi specialisti di consultarsi e dare al paziente una risposta completa.

http://blog.cmso.it/diabete-cura-dei-piedi/