Olio extravergine d’oliva: sconfigge l’Alzheimer?
Più che un rimedio vero e proprio, l’olio extravergine d’oliva può essere considerato un valido strumento di prevenzione della malattia di Alzheimer. La necessità di difenderci dal morbo diventa in effetti sempre più incombente, considerati i preoccupanti numeri diffusi in occasione della 20esima Giornata Mondiale dell’Alzheimer sabato scorso 21 settembre. Il Rapporto Mondiale Alzheimer 2013 avverte che nei prossimi 40 anni il numero di malati triplicherà “da 101 a 227 milioni di persone”.
Noi italiani dovremmo giocare avvantaggiati la partita della prevenzione, grazie alla presenza dell’olio extravergine nella nostra dieta. Secondo uno studio italiano pubblicato su Plos One, il dorato condimento naturale sembra essere appunto in grado di “prevenire” la formazione delle scorie responsabili della malattia. Le cavie alimentate a base di oleuropeina (fenolo dell’olio evo) hanno presentato, a fine trattamento, una riduzione delle scorie cerebrali e delle neuroinfiammazioni (caratteristiche della malattia) ed una maggiore risposta autofagica, dunque di protezione cellulare.
Come noterete, ricerca dopo ricerca, la nostra Dieta Mediterranea
non fa che mietere successi grazie all’irripetibile mix di antiossidanti che la rendono perfetta non solo per la prevenzione delle malattie neurovegetative – come l’Alzheimer – ma anche per la prevenzione di altre diffuse patologie .
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