Sindrome metabolica ed esercizio fisico
L’esercizio fisico, lo ripetiamo spesso, è fondamentale per la prevenzione e la cura delle malattie croniche. Rispetto al rischio specifico di sindrome metabolica, è stato ampiamente dimostrato come il rischio possa essere notevolmente ridotto praticando mezz’ora di attività fisica moderata al giorno.
Di recente è apparsa una ricerca secondo la quale chi è affetto da sindrome metabolica dovrebbe preferire l’esercizio ad alta intensità così da ridurre contemporaneamente più fattori di rischio cardiovascolare. A dirlo sono i risultati preliminari di uno studio dell’Università del Queensland (Australia). L’attività intensa ma breve farebbe perdere peso, ridurrebbe il livelli ematici di colesterolo e zuccheri e ad abbasserebbe la pressione sanguigna. La School of Human
Movement Studies dell’Università del Queensland avrebbe dimostrato che 7 su 25 partecipanti al programma di allenamento ad alta intensità non soffrirebbero più di sindrome metabolica dopo il periodo di attività. Lo studio
è stato condotto su almeno 750 partecipanti e si attendono ulteriori risultati ed informazioni.
Quello che emerge incontestabile dalla ricerca è l’ennesima dimostrazione del potere dell’esercizio fisico nella cura delle malattie. Per quanto riguarda la frequenza e l’intensità dell’attività da praticare, senza nulla togliere ai risultati della ricerca, è sempre bene ricordare che per ogni individuo può essere necessario un protocollo diverso di attività fisica.
Al CMSO prescriviamo ai pazienti, non solo a quelli che soffrono di sindrome metabolica, un programma di esercizio fisico strutturato (quantità, intensità e frequenza) come mezzo terapeutico o preventivo e predisposto da un personal trainer dedicato esperto in personal trainer. Per ciascun paziente il percorso è ovviamente “personalizzato” sulla base dei suoi parametri metabolici.