Feste Pasquali: a tavola “santifichiamole” senza esagerare
Le tavolate delle feste hanno un richiamo irresistibile, inutile negarlo.
Purtroppo oltre a fare il pieno di buon umore e socializzazione, inevitabilmente lo facciamo anche di calorie e chili in eccesso. La tavola pasquale è un tripudio di pietanze, tradizionalmente motivato dall’astinenza quaresimale, ma non tutti abbiamo seguito regime ipocalorico per 40 giorni! Se è così e vi siete realmente privati, concedetevi il ricco pasto. Altrimenti, seguite pochi accorgimenti per evitare futuri problemi di salute, senza dover rinunciare al piacere della buona tavola.
– Porzioni: riducetele. In questo modo potrete assaggiare tutto quello che vedete e “gustarlo”. Concentratevi su profumo, masticazione e osservazione, riscoprite altre sensorialità.
– Pane: evitatelo. O il pane o la pasta, scegliete! Il numero di portate sarà considerevole, potete anche farne a meno in questa occasione.
– Antipasti: potreste addirittura evitarli, ma sappiamo quanto sia difficile resistere ad insaccati, uova sode, tortani e casatielli, specie se presentati a inizio pasto quando siete affamati. Ricordate però che sono estremamente calorici (specie se gli impasti contengono sugna) e non fanno bene alle vostre arterie. Assaggiateli solo o al limite posticipatene il consumo a Pasquetta come piatto unico!
– Vino: un bicchiere e mezzo al massimo. Legittimo il consumo, ma non esagerate.
– Contorni: scegliete quelli che consumate solo di questi tempi. Vada per i carciofi arrostiti, vada per piselli appena colti ma le patate al forno potete evitarle se già
le mangiate tutte le domeniche.
– Pastiera: se proprio
non riuscite a “rimandarla” da sola a colazione, quando tutte le sue
calorie sono concepibili (quasi 400 per 100 g.), almeno non superate la classica fetta.
– Uova di cioccolato: devono innanzitutto essere di qualità, altrimenti evitatele del tutto. Lecito un quadratino solo nei giorni successivi, quando cala la concentrazione o la mattina. Meglio se fondente.
– Cena: una mela o una tisana, dopo un pranzo così calorico.
Niente rinunce dunque, ma tanto buon senso.