Psoriasi: origine psicosomatica?

La psoriasi è una nota malattia che colpisce il più esteso degli organi del nostro corpo: la pelle. Non è contagiosa, vive stadi migliorativi, si manifesta anche in forme diverse dalle classiche chiazze eritematose rosse con al centro desquamazione argentea della pelle, e appare in differenti zone del corpo. Ci chiediamo: può la psoriasi avere un’origine psicosomatica?

La pelle è il principale “rivelatore” delle nostre emozioni, basti pensare a rossore, pallore, sudorazione ed altri segnali fisici che appaiono chiaramente quando viviamo accadimenti piuttosto emozionanti.

 

Secondo alcuni studiosi è possibile che il problema della psoriasi abbia un’origine psicosomatica, intendendo la malattia come una risposta del corpo allo “stress”, con la creazione di una sorta di visibile “corazza” (le squame). Gli stessi studiosi sostengono che alla cura farmacologica della psoriasi vada affiancato un sostegno psicologico. Altri studiosi invece sono più cauti sull’origine psicosomatica, puntando invece sull’origine multifattoriale genetica ed ambientale. E per la cura suggeriscono solo terapie farmacologiche.

Abbiamo alcuni chiarimenti sull’origine psicosomatica delle malattie al Dott. Ferdinando Pellegrino, Psichiatra e Psicoterapeuta, consulente CMSO:

 

– Dottore, è confermata oggi l’origine psicosomatica della psoriasi?

“La medicina psicosomatica non deve essere intesa come una specializzazione della medicina, bensì come un approccio al malato, considerando in qualsiasi malattia gli aspetti fisici e psichici. La psoriasi può quindi essere sicuramente slatentizzata da fattori psicologici e gli stessi possono influire sulla prognosi. Le vicende della vita, soprattutto quelle che sollecitano risposte disadattive (distress) favoriscono l’insorgenza di patologie organiche, rendendo l’individuo più vulnerabile, fragile ed indifeso”.

 

– In che modo si può agire sulla “radice” psicosomatica della malattia?

“Non è facile incidere sugli aspetto psicologici della psoriasi. Molti di questi pazienti presentano tratti alexitimici di personalità, hanno cioè difficoltà ad accedere al proprio mondo emotivo. L’alexitimico ha difficoltà a conoscere e gestire le proprie emozioni e tende quindi a somatizzare. Per questi pazienti sarà quindi importante lavorare con molto tatto sugli aspetti emotivi e relazionali della loro vita”.

 

– Lo stress può essere dunque una causa della psoriasi e quindi mantenendo uno stile di vita migliore possiamo addirittura prevenirla?

Lo stress è fondamentale nella vita in quanto consente all’organismo di interfacciarsi con efficacia con l’ambiente. Quando tuttavia lo stress è insostenibile,  quando l’organismo non riesce a far fronte alle richieste esterne, ad adattarsi ai problemi della vita, si entra in una condizione disadattica (distress) che nuoce alla saluto.

Lo stress in questo caso diventa fonte di sofferenza e malattia.

In situazioni di stress l’uomo tende ad avere un comportamento disfunzionale (fuma di più, si alimenta in modo scorretto, è più irritabile…), tutto  questo  incide ancora di più sul suo benessere.

Aiutare la persona ad avere un comportamento più funzionale, significa aiutarlo a meglio gerstire le tensioni della vita.

Uno stile di vita funzionale può sicuramente migliorare la prognosi della psoriasi. L’obiettivo fondamentale rimane quello di aiutare il paziente a meglio gestire lo stress della vita”.

 

 

1 Commento

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    mariasole 19 agosto 2015 (10:02)

    lo stress puo’ peggiorare il problema della psoriasi ma il problema e’ sopratutto di tipo immunitario ed e’ nella stragrande maggioranza dei casi di tipo ereditario.