Dieta Mediterranea: la Gran Bretagna “riabilita” l’olio extravergine?

Qualche tempo fa aveva fatto scalpore la decisione presa dagli organismi di controllo sanitario della Gran Bretagna di affibbiare il “bollino rosso” all’olio extravergine d’oliva, elemento principe della nostra Dieta Mediterranea, in quanto alimento “dannoso” perché portatore di grassi saturi. A finire al semaforo anche altri prodotti tipici del nostro paese come formaggi e dolci. Cosa è cambiato?

 

Una ricerca della West of Scotland di Hamilton ha messo scietificamente in discussione le ultime prese di posizione delle campagne salutiste britanniche, da tempo ormai vere e proprie “contro i grassi saturi“. Lo studio pubblicato sulla rivista Open Heart delegittima questa ‘crociata’, ormai partita circa 40 anni fa, bollandola come campagna di “bassa qualità scientifica” contenente “seri rischi di tesi prevenute“. Ora vengono dunque rinegoziate, con molto clamore sui media oltremanica, anche le ultime raccomandazioni della Public Health England, che prevedono il 10% di grassi saturi inclusi nel 30% dei grassi consumati quotidianamente. Percentuali molto basse che ancora costituiscono una demonizzazione.
Senza entrare nel merito delle percentuali, che vanno assolutamente stabilite sulla base di studi seri e comprovati e non possono essere date se non da organismi di riconosciuta autorità, non si può non essere felici che grassi ‘buoni’ come quelli dell’olio extravergine d’oliva siano stati riabilitati anche all’estero e che la Dieta Mediterranea mantenga salda, nonostante i tanti attacchi, il suo ruolo di modello alimentare ideale. Un modello a cui proprio noi italiani possiamo attingere per prevenire e curare le malattie, il CMSO non si stancherà mai di lanciare questo messaggio, un messaggio di Salute che oggi viene recepito anche oltremanica.

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