Sale: un motivo in più per ridurne il consumo…
“Poco sale ma iodato”. Uno slogan molto appropriato, che dovrebbe invitarci a rivedere il quotidiano consumo di sale e ad utilizzare in moderate quantità quello “iodato” tanto importante per la nostra tiroide. Nuove ricerche dimostrano come eccedere con il sale sia pericoloso non soltanto per il sistema cardiovascolare, come ormai è noto ed abbiamo ripetuto tante volte, ma anche per altri organi vitali come reni e cervello. Fino ad adesso a preoccuparsi del consumo di sale erano principalmente gli ipertesi…
Gli studiosi dell’University of Delaware College of Health Sciences, invitano davvero “tutti” a fare i conti con questo potenziale nemico. Avere dunque una buona pressione non consente di consumare dosi eccessive di questo alimento. Oltre a provocare una ipertrofia ventricolare sinistra e danni cardiovascolari, l’eccesso di sodio provoca una riduzione della funzione renale e addirittura sensibilizzerebbe i neuroni simpatetici con conseguenti effetti nocivi su tutto l’organismo… (!)
Come fare ad abituare il palato? Non è poi così difficile, i trucchi per sostituire degnamente il sale ci sono ad esempio sostituendolo con le spezie, le erbe aromatiche, i condimenti a base di agrumi… Basterebbe anche eliminare o ridurre dalla dieta quotidiana cibi ricchi di sale ‘nascosto’ come gli insaccati, le creme, le stesse merendine confezionate o addirittura il pane che ogni giorno consumiamo.
La ricerca ci fa capire che da oggi abbiamo un motivo in più per rivedere le quantità di sale consumate: a chiedercelo non sono soltanto cuore ed arterie ma anche il resto degli organi vitali, proviamo a ridurre di almeno un cucchiaino al giorno (come con lo zucchero) e presto noteremo gli effetti anche in termini di gonfiore! Dall’attenzione alle piccole abitudini quotidiane arrivano i grandi benefici per la Salute, come da sempre sostengono gli specialisti del CMSO.