Colesterolo alto: la prevenzione non ha età, ecco perché

Colesterolo alto, pressione che schizza, girovita a rischio esplosione: sono spifferi di malattia che le persone pensano debbano preoccupare dopo i cinquant’anni, eppure ricerca dopo ricerca si conferma un motto: la prevenzione non ha e non deve avere età.

 

In particolare chi ha già a trent’anni il colesterolo alto non dovrebbe trascurare il proprio stato di salute ma adoperarsi per cambiare stile di vita e rimediare agli alti livelli di grasso nel sangue. Chi ha il colesterolo alto già a trenta e quarant’anni rischia negli anni successivi l’aumento del rischio di malattie cardiache. Secondo una recente ricerca della Duke University questo rischio sfiora il 39% ogni decennio. Un maxi studio iniziato nella metà degli anni 50 su una popolazione di 1478 adulti ha valutato nel tempo i livelli di colesterolo nei 55enni privi di disturbi cardiovascolari. Il 40 per cento di loro ha avuto per dieci anni il colesterolo alto sviluppando poi un rischio di malattie cardiache del 16,5 per cento.

Le malattie cardio-vascolari hanno degli esiti imprevedibili e tra i più devastanti ma i campanelli d’allarme di ictus e infarti iniziano a squillare molto tempo prima. Se tutti effettuassero controlli con costanza il rischio sarebbe di certo dimezzato. Un gesto semplice come sottoporsi ad un check-up  per controllare il proprio stato di salute dovrebbe essere un’abitudine di tutti, non solo dei cinquantenni spaventati dall’età che avanza. Il sovrappeso è poi un motivo ulteriore per fare delle verifiche anche in giovane età. Controllatevi spesso per stare in salute sempre. Il  CMSO propone un check-up personalizzato in grado in poche ore di evidenziare l’entità del rischio e stabilire una corretta terapia nonché dare consigli sullo stile di vita adeguato per stare in salute e conseguire il benessere.

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