Sale iodato: solo il 55% degli Italiani lo consuma

Chi segue il Blog del CMSO ma soprattutto l’attività medico-scientifica del Prof. Francesco Orio, Responsabile Area Endocrinologia del CMSO ed endocrinologo di fama mondiale, sa ormai quanto sia importante l’utilizzo del sale iodato come complemento della nostra dieta. Gli ultimi dati presentati alla scorsa Giornata Salernitana di Prevenzione delle Malattie della Tiroide hanno visto un significativo aumento del consumo del sale iodato da parte dei più giovani d’età con conseguente riduzione del numero di patologie della ghiandola tiroidea. La Prevenzione… funziona!

 

Il sale iodato è dunque uno strumento prezioso per difenderci dal rischio di malattie della Tiroide, in primis gozzo endemico e noduli, che proprio nella nostra regione sono piuttosto diffusi. La prevenzione porta dunque i suoi importantissimi effetti… Peccato che ancora oggi la percentuale di consumo del sale iodato in Italia sia ancora molto bassa. Nei workshop in corso ad Expo 2015 in collaborazione con il Ministero della Salute si sta ricordando ancora una volta l’importanza della iodoprofilassi. Gli esperti hanno ribadito come lo iodio assunto attraverso la dieta raggiunga solo il 50% del fabbisogno giornaliero e necessiti dell’integrazione del sale iodato. Non sono mancati anche i riferimenti alla legge n.55 del 21 marzo 2005 sull’obbligo di distribuzione nei negozi del sale iodato; eppure ancora oggi solo il 55% degli italiani consuma il sale iodato!
Il CMSO, Centro di Endocrinologia di eccellenza in Italia, mai si stancherà di fare PREVENZIONE stimolando i pazienti (e non solo) anche al consumo di sale iodato, un benefico alleato della Salute della Tiroide, la nostra “ghiandola della vita” come ama definirla il Prof. Orio.

Cosa aspettiamo allora a consumare “poco sale ma iodato”?

 

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