Endocrinologia: è allarme Osteoporosi per gli uomini

L’Osteoporosi non è “un problema delle signore in menopausa”. O meglio, lo è ma non riguarda solo il gentil sesso. Non è la prima volta che viene ribadito tale concetto ed oggi, a fronte di nuovi dati sulla malattia relativi agli uomini, diventa ancora più importante parlare di allarme osteoporosi per tutti.
Se è vero che le donne affette dalla fragilità ossea sono ben 3.500.000, è altrettanto allarmante il dato che vede 1.500.000 di uomini soffrire della malattia.

 

Un uomo su cinque dopo la cinquantina d’anni rischia dunque fratture ossee secondo gli studi presentati al congresso Skeletal Endocrinology Meeting promosso  il mese scorso dall’Università degli Studi di Brescia e dall’European Society of Endocrinology e dal Glucocorticoid Induced Osteoporosis Skeletal Endocrinology Group. Gli esperti sottolineano come l’aumento di patologie come Obesità e Diabete sia una miccia in grado far salire l’incidenza di osteoporosi maschile al 15 per cento.

Tutta “colpa” dell’ipogonadismo e dei valori in discesa del testosterone che dopo una certa età e a determinate condizioni confliggono con il metabolismo osseo dando vita ad un tessuto osseo più debole e dunque soggetto ad Osteoporosi. Per Voi lettori del blog non dovrebbe essere una novità perché il problema dell’osteoporosi maschile è stato sollevato in diversi articoli anche a seguito dei temi dibattuti dagli esperti specialisti ai corsi di aggiornamento in Endocrinologia organizzati dal Prof. Francesco Orio, Responsabile Area Endocrinologia del CMSO.

Ci sono dunque malattie, come l’Osteoporosi, che hanno un “bersaglio” preferito come le donne in menopausa (per una serie di motivazioni di ordine medico-scientifico che vi risparmiamo) ma ciò NON deve escludere dalla loro Prevenzione anche altri soggetti. Perfino uomini e donne in età giovane possono essere colpiti dalla fragilità ossea, non dimentichiamolo. Basta una semplicissima ed indolore MOC (Mineralometria Ossea Computerizzata) del calcagno per valutare la condizione delle ossa. Prevenzione sì dunque ma “a 360°” senza distinzioni! Uomini, siete avvisati.

 

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