Ipertensione: tra presunte abitudini cattive e ritmi di vita da regolare

Mangiare fuori casa è sempre un rischio per la nostra Salute? Malattie come l’ipertensione possono dipendere da questa abitudine? Se lo sono chiesti i ricercatori della Duke-NUS Graduate Medical School di Singapore che hanno pubblicato un’interessante studio sull’ American Journal of Hypertension . Dalla ricerca emerge come i pasti consumati fuori casa aumentino pericolosamente l’introito di sale e grassi saturi e dunque il rischio del “nemico silente” dell’ipertensione.

 

Su 501 studenti esaminati, 27,4% hanno manifestato una condizione di pre-ipertensione: tra questi il 38% mangiava almeno 12 volte fuori casa. Altra caratteristica degli estimatori del cibo fuori casa l’alto indice di massa corporea, il fumo e lo stile di vita inattivo. Nel dettaglio dalla ricerca emerge che ogni pasto consumato fuori casa aumenterebbe del 6% il rischio di pre-ipertensione. Cosa dedurne? Non certo una demonizzazione delle mense, ristoranti e dell’abitudine di mangiare fuori casa, essendo per tantissimi una vera necessità legata ad esigenze di lavoro. Si può mangiare sano anche fuori casa! Basta come sempre saper scegliere ed applicare il buon senso.

Lo studio dimostra invece chiaramente la connessione tra lo stile di vita (fumo, grassi, sale, inattività) ed uno dei più pericolosi killer della popolazione mondiale, l’ipertensione e pone l’accento sugli introiti di sale e grassi saturi. Al CMSO si abbandona il concetto di “dieta” classica in favore di un regime alimentare stilato sulle esigenze dei pazienti, compresa quella di mangiare fuori casa quindi legato al loro “stile di vita”. Non si può non tener conto della realtà lavorativa dei pazienti ed è per questo che viene prestata molta attenzione anche a questo aspetto, con grandi risultati e facilitazioni per chi deve perdere peso, per chi ha il Diabete ma anche per chi vuole proteggersi dal rischio di malattie endocrino-metaboliche. La correzione dello stile di vita è e rimane dunque parte integrante della cura del CMSO nonché la chiave per la sua ottima riuscita e le ricerche scientifiche non fanno che confermarlo.

 

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