Globesity: la pandemia di Obesità è più seria delle aspettative

Quanto si sta facendo per sconfiggere l’Obesità? Secondo The Lancet ancora poco. Nonostante gli spot dei governi di promozione dell’attività fisica e i tentativi di tassare le bevande zuccherate, i numeri della Obesità, ribattezzata “Globesity” vista la portata del problema, continuano a crescere. Crescono e preoccupano al punto tale da aver costretto la prestigiosa rivista scientifica a scrivere un editoriale molto duro contro chi non prende provvedimenti. Il nuovo anno per la comunità scientifica inglese è stato inaugurato con un monito molto duro proprio sul problema dell’Obesità, ritenuta quindi ancora più preoccupante di altre malattie.

 

Non si può dire che di Obesità ed epidemia non si parli, ma nonostante gli innumerevoli proclami, al momento ben poco sembra essere stato realizzato in concreto. Gli esperti inglesi ricordano come l’Obesità sia innanzitutto un problema di “malnutrizione” in grado di determinare “carenze di vitamine A, D, E e C, folati, calcio, magnesio, fibre, potassio e ferro”. Un problema che però non desterebbe un adeguato allarme sociale come nel caso dell’anoressia. Secondo gli esperti anche le tasse sui prodotti dolciari rappresenterebbero uno strumento di lotta al problema, ma non sarebbero una soluzione definitiva.

L’industria alimentare, le lobby, avrebbero dunque un ruolo preponderante nel creare un ambiente obesogeno e ad ostacolare riforme vere nel senso della salute. Cosa possiamo fare noi? Sicuramente tenere alta l’attenzione sul problema  e seguire quotidianamente i pazienti obesi a”360°”, proprio perché la malattia ha numerosissime altre implicazioni in grado di creare danni alla salute dell’individuo. Un’educazione alla giusta nutrizione e l’approccio multidisciplinare sono la chiave per combattere il nuovo vero killer mondiale.

 

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