Dieta Vegetariana e rischio Diabete: l’ultima scoperta

Il Vegetarianesimo è una scelta di vita e di alimentazione che con il passare del tempo conquista sempre più estimatori. Che relazione c’è tra il rischio di contrarre il diabete di tipo 2 e la dieta vegetariana? Se lo sono chiesti i ricercatori americani in tempi non sospetti conducendo uno studio su 200 mila persone per 20 anni. Lo studio in questione ha dimostrato la validità di una dieta vegetariana ricca di cereali integrali, frutta, verdura, noci e legumi e la capacità di ridurre il diabete di tipo 2 del 34%.

 

I ricercatori autori della pubblicazione su Plos Medicine hanno però analizzato la dieta vegetariana in una prospettiva diversa dalle precedenti vale a dire mettendo a confronto una dieta a base vegetale “sana” con una dieta vegetale meno sana perché ricca di grassi e bevande a base di zucchero. Non tutte le diete vegetariane sono uguali ed hanno gli stessi effetti. Infatti eliminare le proteine animali facendo comunque consumo di snack e bevande zuccherate aumenta – del 16% – e non diminuisce il rischio di diabete. Lo studio ci mostra dunque come non basti seguire un’alimentazione vegetariana per stare lontani dalle malattie ma sia necessario puntare su determinati nutrienti e sulla varietà prediligendo carboidrati come cereali integrali, legumi ed evitare i cibi che ormai sono noti per le loro caratteristiche negative sulla salute come junk food e simili e bevande gasate zuccherate. Insomma, come da sempre affermato, c’è dieta e dieta e non è possibile aderire ad un solo modello alimentare per avere garanzie di successo in fatto di salute.

Il CMSO, consapevole dei numerosi cambiamenti della società e delle diverse percezioni e scelte di vita alimentari odierne, tiene conto anche dei pazienti che abbiano abbracciato uno stile alimentare vegetariano o vegano. Diventare vegetariani o vegani richiede necessariamente l’intervento di professionisti della Salute e della Nutrizione, è un passaggio delicato che non può prescindere dall’attenzione e dalla competenza. Anche in questo caso niente “fai da te”!

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