Prevenzione cardiovascolare: il cuore, la nostra “macchina perfetta”

Il Cmso ama da sempre fare prevenzione, sia tra i “grandi” come pazienti e addetti ai lavori, sia tra i più piccoli come studenti e bambini, che rappresentano il futuro e sono avidi conoscitori. Al Memorial Orio 2016 alla Tavola Rotonda finale del premio dedicato al merito in medicina hanno partecipato innanzitutto gli studenti dei licei salernitani, coinvolti nel dibattito scientifico con medici e docenti.

 

Non si è parlato soltanto di prevenzione in Endocrinologia, ma anche di Prevenzione Cardiovascolare. Come vedrete prossimamente, il CMSO è impegnato attivamente anche su questo fronte medico, consapevole di quanto tutte le patologie siano tra loro collegate e meritino di essere considerate in una visione di insieme. Così, gli studenti salernitani e non solo, grazie alla relazione del Dott. Renato Ruggiero – già docente universitario e cardiochirurgo di fama internazionale, – hanno potuto scoprire qualcosa di più su quella macchina perfetta che solo noi umani possediamo: il cuore.
Perché il cuore si ammala? Quali sono i più importanti fattori di rischio per le malattie del cuore? Possono avere problemi di cuore anche i giovani? Se dovesse dare un singolo suggerimento per prevenire le malattie cardiache quale sarebbe? Queste sono alcune delle domande che gli studenti incuriositi hanno posto al Dott. Ruggiero durante il Memorial Orio 2016.

“Il vostro cuore, quest’organo magnifico, nelle ultime due ore ha battuto 8.400 volte in media da quando siamo qua – ha svelato il Dott. Ruggiero – Un cuore batte 4.900 volte l’ora, 100mila nelle 24 ore, 3 milioni di volte al mese, 36 milioni di volte all’anno e in una vita media di 85 anni, circa 3 miliardi. Non esiste un’altra pompa, un’altra macchina o oggetto costruito dall’uomo così efficiente… È stupefacente che ci ammaliamo in così in tanti, ma per la stragrande maggioranza continua a funzionare”. “Pensate al cuore come ad un’automobile. Come il suo motore, con i pistoni che si muovono su e giù e fanno andare la macchina, il cuore ha un motore, il miocardio: è il muscolo cardiaco, in particolare la muscolatura dei due ventricoli che pompano il sangue; il motore dell’automobile ha poi un impianto elettrico, quello che fa arrivare la scintilla alle candele per far muovere i pistoni in maniera appropriata. Il cuore ha un impianto elettrico che arriva al muscolo e il muscolo si contrae al momento giusto, se l’impianto elettrico del cuore non funziona ci sono le aritmie, che si possono curare con i farmaci, i pacemaker, etc… “ ha spiegato il Dott. Ruggiero facendo il paragone tra il cuore e le automobili.

“Come l’impianto di distribuzione della macchina porta la benzina dal serbatoio nei tubi, fino al motore e la benzina fa andare avanti il motore, anche il cuore ha un impianto di distribuzione, che sono le coronarie che portano il sangue ossigenato alle cellule cardiache e quindi funzionano. Se il sangue ossigenato non arriva, il motore comincia a scoppiettare, se la benzina non arriva o ne arriva poca scoppietta il motore e succede anche nel cuore, c’è l’angina se non ti arriva abbastanza ossigeno. Se poi non arriva per niente la benzina al motore, il motore si ferma e si ferma anche il cuore. Se non arriva per niente alla coronaria c’è infarto perché alcune cellule si fermano e muoiono.

Sono varie le cose che possiamo fare per la prevenzione ed è giusto sapere quali sono i fattori di rischio. Un primo fattore di rischio è aver avuto parenti di primo grado con infarti o comunque con malattie cardiache importanti, soprattutto se le hanno avute da giovani, quello è un fattore di rischio. Poi ci sono il diabete, la pressione alta, obesità, sedentarietà, accumulo grassi nocivi nel sangue e il colesterolo cattivo. Non dobbiamo dimenticare il fumo, fattore di rischio certo. Tutti lo sanno che è un fattore di rischio per i polmoni, ma anche per le malattie del cuore. Pensiamo poi a quanti sportivi e calciatori hanno dovuto fermarsi per problemi di carattere cardiaco. Fondamentale per la prevenzione cardiovascolare è imparare le tecniche di resuscitazione che possono fare i laici, per non professionisti della sanità.

Possiamo imparare a pompare il cuore, respirare, usare i defribillatori, cosa che un tempo sapevano usare solo i medici mentre oggi la procedura automatica è molto più semplice e possono essere messi dovunque. Sembra una cosa da nulla, ma se lo fate alla vostra età nell’arco dei prossimi 50 anni sarete in grado di aiutare davvero chi ne ha bisogno”. Queste le fondamentali parole del Dott. Ruggiero nella Tavola sulla Prevenzione organizzata dal CMSO. Siamo felici che oggi anche i lettori del blog possano leggerle e condividerle. La Prevenzione, quella cardiovascolare e non solo, è il primo fondamentale strumento per combattere le malattie, non dimentichiamolo mai.

 

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