La Scuola Medica Salernitana e le Stagioni
Dopo la pausa di agosto, in molti consideriamo il mese di settembre come il “vero” inizio del nuovo anno, non solo lavorativo. Con l’autunno cambiano le nostre abitudini a tavola e cambia anche il nostro umore. Come affrontare la nuova stagione? Influiscono i cambiamenti stagionali anche sulla nostra salute?
Scopriamo oggi la XIX Regola del Regimen Sanitatis Salernitanum dedicata proprio alle “Stagioni”.
XIX
DE TEMPORIBUS ANNI
Temporibus veris modicum prandere juberis;
Sed calor aestatis dapibus nocet immoderatis.
Autumni fructus caveas ne sint tibi luctus.
De mensa sume quantum vis, tempore brumae.
Nella bella Stagion di Primavera,
Fa che i tuoi prandi sien parchi, e frugali,
E sappi ancor, che nella calda State,
Nocivi sono i cibi immoderati,
Ma più nocivi ti saran que’ frutti
Co’ quali ti lusinga Autunno adulto;
Allora poi, che giunge il pigro Verno,
Siedi senza timore a lauta mensa.
I Saggi della Scuola Medica ci forniscono un consiglio sullo stile di vita da adottare a tavola per ogni segmento dell’anno. Par quasi che dalla mite stagione sino al gelo dell’inverno il nostro pasto possa man mano “crescere”.
Infatti, se in primavera è bene mantenersi con un pranzo leggero (“che i tuoi prandi sien parchi, e frugali”), d’estate con il caldo è ancora più opportuno non alimentarsi con intingoli pesanti (“nella calda State, nocivi sono i cibi immoderati”). Ma sembrano esser ancora più nocivi i “frutti” raccolti a fine autunno (“più nocivi ti saran que’ frutti co’ quali ti lusinga Autunno adulto”) , e forse i Saggi si riferivano a quella frutta zuccherosa e ad alto indice glicemico propria di questo periodo (cachi, fichi, castagne, uva…). L’inverno è invece secondo gli Antichi Maestri il periodo in cui poter godere con più tranquillità delle gioie della tavola (“Siedi senza timore a lauta mensa“).
Non possiamo non essere d’accordo con i Saggi della Schola. L’autunno è sicuramente la stagione che fornisce la frutta più zuccherina e dunque più “pericolosa” – in un certo senso – per la salute, estate e primavera per via del caldo sono le stagioni nelle quali è meglio prediligere pasti freschi e frugali, mentre l’inverno, complice la bassa temperatura, si presta di più a sostenere contributi calorici più alti.
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milaite 22 dicembre 2015 (13:37)
Codesto intervento è assolutamente redatto nel migliore
dei modi, come l’intero pagina web (http://blog.cmso.it) .
Da frequente lettore, continuate così.
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