Un corpo a “prova di spiaggia”: la pubblicità che fa indignare il mondo
“Prova costume”: in quanti e in quante vi siete chiesti chi sia l’inventore di questo termine? In quanti e in quante solo al sentirla nominare vi sentite assaliti dai sensi di colpa? Strano per un centro che si occupa della Perdita di peso, ma come ormai avrete capito anche al CMSO il termine “prova costume” piace poco! L’obiettivo di chi perde peso deve essere piuttosto la “Prova Salute”…
Oggi si tende ad associare la perdita di peso ad un fattore estetico, all’obiettivo del compiacere gli altri dimenticando non solo che perdere perso è PER ALCUNI – non per tutti – una necessità di Salute ma soprattutto che ciò che conta è avere un corpo sano, non un corpo che rispetti stereotipi pubblicitari irrealizzabili. A ribellarsi a questi ideali del marketing sono stati i pendolari della metropolitana di Londra che sono rimasti infastiditi da una pubblicità sulla perdita di peso apparsa sui muri. Il cartellone accompagna la scritta “Are you beach body ready?” (Il tuo corpo è pronto per la spiaggia? O potremmo tradurlo “pronto per la prova costume?”) all’immagine di una modella in bikini molto magra, con forme difficilmente imitabili. La campagna pubblicitaria ha suscitato la mobilitazione generale di chi ritiene questo un messaggio sessista e che induce al “body shaming”, dunque alla vergona del proprio corpo e della propria immagine. Il noto sito Change.org ha avanzato una petizione per rimuovere i cartelloni dalla metro e l’hashtag #everybodyisready (Tutti siamo pronti!) impazza sui social.
Quella citata non è né la prima né l’ultima reazione a modelli proposti imperanti di assoluta magrezza che sono difficilmente raggiungibili e che facilmente inducono alla perdita di autostima. Senza ipocrisie, è giusto riconsiderare il rapporto con il proprio corpo su nuove basi di autostima e consapevolezza anche a fronte dei tanti problemi psicologici che affliggono le nuove generazioni rispetto al cibo.
Perdere peso per tante persone significa riacquistare Salute ed Autostima ed è questo l’obiettivo primario del CMSO, non quello di adeguare le persone ad un “modello” pubblicitario imposto e talvolta per nulla sano.