Conosciamoci meglio: Dott.ssa Angela Chiaviello – Nutrizionista

Oggi nella rubrica “Conosciamoci Meglio” l’intervista alla Dott.ssa Angela Chiaviello, Biologa Nutrizionista del Centro Medico Specialistico Orio. La Dott.ssa Chiaviello ha conseguito il Dottorato di Ricerca in Endocrinologia e oncologia molecolare presso l’Università di Napoli  Federico II ed ha un Master in Nutrizione Clinica.

 

Dottoressa, quali aspetti differenziano il CMSO da altri centri medici specialistici?

“La particolarità del CMSO è quella di seguire il paziente a 360°, in ogni suo bisogno senza “mai lasciarlo solo”. Non c’è solo la mia figura, quella del nutrizionista, ma anche l’Endocrinologo, il Diabetologo, il Personal Trainer… è davvero l’approccio “complessivo” a fare la differenza”.

 

Che ruolo ha la nutrizione nella prevenzione e nella cura delle malattie metaboliche?

“Sicuramente un ruolo di primo piano. La cosa più importante è alimentarsi ‘bene’ e non concentrarsi solo sulle quantità. Conta la qualità dei cibi che mangiamo ancor più del quantitativo, degli eventuali 60 g. di pasta assegnati. Andiamo ormai verso un mondo inquinato e quindi l’alimentazione di qualità è alla base della prevenzione delle malattie metaboliche che sono attualmente in aumento”.

 

In cosa consiste il nuovo approccio dietetico adottato al CMSO e quali risultati state ottenendo?

“Stiamo ottenendo ottimi risultati seguendo questo approccio dietetico con pazienti che hanno perso fino a 16 kili. Non è una dieta, è un percorso seguito dallo specialista (percorso nel quale sono assolutamente bandite barrette ipocaloriche e beveroni!) in grado di dare risultati in tempi brevi: 3-4 mesi in tutto. Nella prima fase si ha la perdita di peso (15-16 kg) poi si mantiene o si diminuisce il peso fino a tornare alla dieta normale. Stiamo facendo questa prescrizione medica ottenendo risultati significativi ed ottimi”.

 

Quali pregiudizi affliggono i pazienti diabetici ed i pazienti obesi quando vengono a contatto con il nutrizionista?

“Il primo pregiudizio dei pazienti diabetici è quello di pensare di non dover mangiare. Non è questione di quanto, ma di come mangiare. Spiego sempre ai pazienti diabetici che il Diabete è come una macchina nella quale non va né troppa né poca benzina e durante la giornata bisogna mangiare in maniera corretta. Tutti i pazienti, quelli diabetici ma anche i pazienti obesi, vanno ascoltati, capiti e va chiesto innanzitutto a loro cosa interessa. L’aspetto dell’ascolto dei pazienti è dunque fondamentale sia per chi ha il Diabete che per chi soffre di Obesità in maniera tale da vincere ogni tipo di pregiudizio”.

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