Obesità: responsabile non è solo l’alimentazione
Chi sono i veri responsabili dell’obesità? Quando si tratta di obesità tendiamo subito a mettere l’alimentazione sul banco degli imputati. L’alimentazione è di sicuro importante, ma non è l’unico fattore determinante, o meglio non lo è quanto pensiamo. Il Dipartimento di Ingegneria Biomedica dell’Università di Tel Aviv ha condotto uno studio in collaborazione con la prof.ssa Dafna Benayahu del TAU’s Department of Cell and Developmental Biology ha fatto un’importante scoperta.
Grazie a tecnologie avanzatissime è stato analizzato l’accumulo di grasso a livello cellulare e si è scoperto che “le cellule di grasso esposte a forte pressione cronica (come quella che avviene nei glutei quando si è seduti) sperimentano una crescita accelerata delle goccioline
lipidiche, che sono molecole che trasportano i grassi” hanno spiegato i ricercatori. La sedentarietà quindi farebbe espandere il grasso fino al 50%: le goccioline lipidiche irrigidendosi deformano quelle limitrofe, costringendole a modificarsi e ampliarsi. Questa scoperta non è altro che la dimostrazione di quanto influisca lo stile
di vita sull’obesità.
Al CMSO siamo da sempre sicuri che per combattere l’obesità non basti solo la dieta: nel percorso per la perdita di
peso includiamo anche un programma di attività fisica mettendo a disposizione dei nostri pazienti un Personal Trainer</strong rel=”nofollow”> dedicato che li segue personalmente.
Gianni 13 aprile 2014 (21:09)
Ottimo articolo. Promuovere il movimento e ridurre la sedentarietà come primo passo verso un benessere psico fisico
Obesità: le offese nell’infanzia aumentano il rischio di obesità da adulti | CMSO 9 maggio 2014 (13:07)
[…] parlato in precedenza degli aspetti psicologici che toccano l’obesità. Chi è obeso non è necessariamente “depresso” o sfiduciato nei confronti della vita, ma si ritrova […]
Sedentarietà nuovo “killer” globale | CMSO 21 maggio 2014 (14:40)
[…] fattori di rischio di mortalità globale. Ogni anno circa 3,2 milioni di decessi dipendono dalla sedentarietà. I preoccupanti numeri sono stati diffusi il mese scorso in occasione del World Day of Physical […]