Dieta mediterranea: scoperto il “segreto” della protezione cardiaca

Qual è il meccanismo biochimico grazie al quale la nostra dieta mediterranea preserva la salute del cuore? Gli scienziati inglesi ed americani del King College di Londra (Regno Unito) e della University of California (Usa) lo hanno recentemente scoperto, dimostrando il ruolo fondamentale dei nitrati derivati dagli acidi grassi insaturi (denominati scientificamente “nitro-fatty acids”).

 

Secondo lo studio pubblicato sulla rivista Pnas, i nitrati derivanti dall’interazione tra i grassi insaturi dell’olio di oliva e i nitrati e i nitriti dell’insalata e contenuti nelle verdure a foglia verde – abbinamento assolutamente caratteristico della dieta mediterranea – sarebbero i responsabili dell’azione regolatrice della pressione sanguigna. Ecco spiegato il beneficio apportato da condimenti “grassi” come l’olio d’oliva, fondamentale nella nostra dieta. La ricerca dimostra come la classica insalata a foglia verde condita con olio extravergine d’oliva, riesca a bloccare l’enzima denominato epossido idrolasi, mantenendo così sotto controllo la pressione sanguigna. La dieta mediterranea creerebbe così una “protezione naturale” dall’ipertensione e dalle malattie cardiache. Il meccanismo è stato studiato nelle cavie ma potrebbe determinarsi lo stesso effetto anche negli esseri umani e dallo studio si attendono grandi spunti per la cura dell’ipertensione e delle malattie dell’apparato cardiovascolare.

Numerosi studi  scientifici hanno dimostrato che l’olio extravergine di olivagrazie alle sue proprietà organolettiche, è in grado di contrastare l’insorgenza di tumoriinfarti e ictus – spiega la Dott.ssa Angela Chiaviello, nutrizionista del CMSO – Tuttavia, affinchè ciò avvenga è necessario che venga consumato crudo. La cottura (friggitura, bollitura ecc), infatti, ne modifica il profilo chimico complessivo incidendo in particolar modo sulla struttura dei composti fenolici e degli antiossidanti. E’ bene, tuttavia, precisare che  la cottura dell’olio d’oliva, a  non comporta alcun rischio per la salute del consumatore che così facendo, però, ne limita gli  effetti benefici“.

Non c’è settimana che non appaia ricerca a sostegno del nostro modello alimentare di riferimento, come valido aiuto nella protezione e cura delle malattie croniche. Peccato che a capirne il valore siano solo gli stranieri e non coloro che nella patria della dieta mediterranea vivono, spesso affascinati da altri modaioli modelli alimentari…

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