• Conosciamoci meglio: la dott.ssa Giovanna Senatore Biologa Nutrizionista

Conosciamoci meglio: la dott.ssa Giovanna Senatore Biologa Nutrizionista

Oggi nella rubrica Conosciamoci Meglio del blog del CMSO “conosceremo meglio” la Dott.ssa Giovanna Senatore, biologa nutrizionista specializzata in Scienze dell’Alimentazione.

 

Dottoressa, di cosa si occupa in particolare Lei al CMSO?
Sono biologa nutrizionista ed il mio ruolo al CMSO è quello di seguire il piano nutrizionale di coloro che intendono seguire la dieta vegana e segui chi ha problemi di obesità pediatrica. Seguo inoltre l’alimentazione degli sportivi.

Tante persone hanno il vizio di affidarsi a diete fai da te che già dal canto loro sono pericolose, immaginiamo quelle vegane…
La dieta vegana, specialmente in questo momento è vista da molti come più sana rispetto alla nostra dieta mediterranea ed io ho l’opportunità di aiutare chi sia vuole fare il passaggio dalla dieta onnivora alla dieta vegana, o vegetariana, e sia chi già da un po’ di tempo ha iniziato ma al momento ha dei problemi. Ovviamente una dieta vegana o vegetariana può portare da una parte carenze e da un’altra parte può portare anche dei problemi di peso, o di diabete, perché evitando degli alimenti si va ad eccedere in altri. Questo aspetto è importante: seguire la dieta vegana ma con dei professionisti, anche se spesso questo non viene tenuto conto abbastanza .

L’approccio alimentare per diabetici e obesi al CMSO può seguire anche la dieta vegana?
Per i diabetici la dieta vegana non è un miraggio, anzi. Per i diabetici che vogliano diventare vegani o che sono già vegani bisogna fare molta attenzione a non caricare troppo i carboidrati, che è la cosa più banale da fare quando togliamo le proteine animali, quindi bisogna andare a bilanciare bene tutti gli alimenti vegetali e il rapporto necessario di nutrienti e dall’altra parte non caricare troppo gli zuccheri. Bisogna conoscere bene i legumi e cosa possono apportare, gli alimenti vegetali che si possono trovare in casa o comprati come nel caso del seitan o del tofu. L’importante è avere una conoscenza corretta perché alcuni alimenti contenendo il glutine possono portare ad un aumento del diabete. Bisogna conoscere dunque gli alimenti diversi dalla carne e dal pesce che però non vanno ad incidere sul diabete.

Quanto è importante seguire una Dieta Personalizzata?
Nel momento in cui la persona si affida al CMSO vengono valutati non solo i parametri antropometrici ma si va ad indagare specificamente sulla alimentazione di questa persona nella vita quotidiana e da questa si parte per stilare una corretta dieta alimentare. E’ ovvio che nella dieta della persona ci sono dei grossi errori da aggiustare, allora bisogna rivoluzionare la propria alimentazione, ma a fin di bene. Se la dieta della persona è più o meno corretta, si può giocare solo sui piccoli errori che può fare nella giornata ma sempre attenendosi alle sue esigenze. Se la persona è abituata ad esempio a mangiare il pane a pranzo perché magari sta fuori ed ha necessità di mangiare il panino, non si va a stravolgergli la vita dicendo “No, per forza devi mangiare la pasta”. A quel punto, va bene il pane e magari la sera sarà un po’ più ricca in proteine anziché in carboidrati. Mi mantengo molto sulle sue esigenze: se è abituato a fare la colazione salata perché andare a sconvolgere la sua vita ed andare ad imporre una colazione non salata al mattino?

Perché non va stravolta la dieta di una persona?
Non va stravolta perché in quel momento magari mi seguiranno per un mese, un mese e mezzo ma poi a lungo andare si stancheranno perché sarà un’imposizione e quindi dopo un mese torneranno alle loro abitudini con tutti gli errori, facendo peggio e avendo l’incubo della dieta spaventati dall’idea di dover cambiare il proprio stile di vita. Invece la dieta corretta è insegnare alla persona a mangiare bene.

In cosa consiste l’organizzazione di Team al CMSO?
Prima di vedere il paziente ci consultiamo con il Dottore per avere un’idea di insieme su cosa consigliare anche a livello alimentare, aggiustare l’alimentazione e/o i farmaci, a seconda di quella che è poi la dieta o la terapia farmacologica. Tutto viene fatto in team, come pure il servizio del personal trainer è inquadrato nell’ambito della alimentazione e della terapia farmacologica. Il paziente viene visto a 360°, senza lasciare nulla di non valutato, tutto alla luce del dottore che ha stabilito una determinata terapia e del personal trainer che ha consigliato magari una attività particolare, di conseguenza l’alimentazione si va ad inquadrare nella vita della persona.

dott.ssa senatore

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