Un buon rapporto medico-paziente migliora la salute
Un buon rapporto del medico con il paziente può avere un effetto addirittura paragonabile a quello di un farmaco, ma senza controindicazioni. A scoprire gli effetti positivi sulla salute è stato uno studio condotto da psichiatri e psicologi statunitensi, pubblicato sulla rivista scientifica Plos One. In realtà sono stati valutati non uno ma ben 13 studi condotti in precedenza in Europa, Stati Uniti e Australia. Gli esperti del Massachusetts General Hospital di Boston hanno calcolato i benefici del buon rapporto medico paziente paragonabili a quelli di sostanze come l’acido acetil salicilico e le statine.
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Diabete, in molti ancora controllano poco e male la glicemia
Purtroppo il diabete viene vissuto ancora male, o meglio viene vissuta male la sua "gestione" da parte dei pazienti. Da una ricerca condotta da Doxa Pharma in Europa, in particolare in Italia, Francia e Germania, emergerebbe che su 600 pazienti (200 per nazione) affetti da diabete di tipo 1 e di tipo 2 in terapia insulinica, il 44% degli intervistati italiani vivrebbe male le limitazioni alimentari, il 42% le iniezioni di insulina e il 29% il monitoraggio della glicemia con le automisurazioni. Il dato più rilevante è proprio la scarsa aderenza dei pazienti al monitoraggio glicemico.
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Valore “numero uno” per i giovani medici? Il rispetto del paziente
I futuri medici non hanno dubbi: il valore più importante per chi seguirà la professione medica è 'il rispetto del paziente'. È quanto emerso dalle risposte ad un questionario proposto ad un campione di 423 studenti dei primo, quarto e quinto anno di medicina, nell'ambito di una ricerca dell’Università di Padova e curata da Montemurro e Benato (Fnomceo).
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