Obesità da giovani: tra i rischi arrivano anche demenza senile ed Alzheimer
Non ci stanchiamo di riportavi le ricerche, che si sommano settimana dopo settimana, sulle conseguenze negative dell'obesità e sulle patologie ad essa collegata. C'erano già tutte le avvisaglie, ma è arrivata negli ultimi giorni la conferma che l'obesità a trenta o quarant’anni porterebbe poi in età avanzata alla demenza senile e all’Alzheimer. Sul Postgraduate Medical Journal è stata pubblicata la prima relativa ricerca che spiega come l'età sia fondamentale per stabilire il rischio futuro.
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Cibo spazzatura: aumenta il rischio di Diabete ed Alzheimer
Finora abbiamo condannato il cosiddetto "cibo spazzatura" come responsabile primario dell'obesità. Oggi abbiamo ulteriori motivi per bollarlo come poco sano e soprattutto pericoloso per la salute: da uno studio pubblicato recentemente sulla rivista Pnas è emerso che il cosiddetto "junk food" potrebbe avere un ruolo importante anche nello sviluppo di malattie come il morbo di Alzherimer ed il Diabete. La causa sarebbe da trovare nelle "glicotossine", le sostanze tossiche prodotte dal metabolismo dei carboidrati che ritroviamo nei cibi confezionati, negli snack e nelle carni lavorate.
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Olio extravergine d’oliva: sconfigge l’Alzheimer?
Più che un rimedio vero e proprio, l'olio extravergine d'oliva può essere considerato un valido strumento di prevenzione della malattia di Alzheimer. La necessità di difenderci dal morbo diventa in effetti sempre più incombente, considerati i preoccupanti numeri diffusi in occasione della 20esima Giornata Mondiale dell'Alzheimer sabato scorso 21 settembre. Il Rapporto Mondiale Alzheimer 2013 avverte che nei prossimi 40 anni il numero di malati triplicherà "da 101 a 227 milioni di persone".
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