Psoriasi: origine psicosomatica?
La psoriasi è una nota malattia che colpisce il più esteso degli organi del nostro corpo: la pelle. Non è contagiosa, vive stadi migliorativi, si manifesta anche in forme diverse dalle classiche chiazze eritematose rosse con al centro desquamazione argentea della pelle, e appare in differenti zone del corpo. Ci chiediamo: può la psoriasi avere un'origine psicosomatica?
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Stress da rientro: come superarlo
Il grande paradosso che si compie di questi periodi è che facciamo le vacanze per combattere lo stress, ma al rientro siamo ancora più stressati di prima perché non sappiamo riadattarci alla vita quotidiana.
Alcuni di noi caricano "settembre" di aspettative, mettono insieme tutti i progetti dell'anno senza "diluirli" e - seppur motivati - rischiano di bruciare subito le energie; altri ancora, subiscono una specie di "trauma" a confrontare la vita di tutti i giorni con quella vacanziera e non trovano lo smalto per ricominciare. Abbiamo chiesto qualche chiarimento e qualche consiglio per superare lo stress da rientro al Dott. Ferdinando Pellegrino, Psichiatra e Psicoterapeuta, consulente del CMSO ed autore di numerosi studi proprio sullo stress, sia "positivo" che "negativo".
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Multitasking: e se provocasse depressione?
La nostra è stata bollata più volte come "l'era del multitasking". Ma questa capacità di moltiplicare a dismisura le attività da svolgere contemporaneamente, l'attitudine ad essere pluriconnessi ai dispositivi elettronici che sono parte intergrante della nostra vita, questa capacità di recepire e gestire così tante informazioni... Questo essere "multitasking" non rischia di far male alla nostra salute, in primis al nostro organo cerebrale?
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Psicosomatica: e se esistesse anche l’effetto “nocebo”?
da un recente studio emerge la possibilità che oltre all'effetto cd. "placebo" esista anche il suo opposto, l'effetto nocebo. Così come la sola consapevolezza di assumere un farmaco convince il paziente che le proprie condizioni stiano migliorando pur non avendo in concreto nessuna efficacia, allo stesso modo la ricezione di notizie allarmanti sulla propria salute scatenerebbe effetti negativi ingiustificati, dunque un effetto "nocebo".
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Obesità: quando a vincere è la paura di essere giudicati
Gli obesi cambiano medico più spesso dei normopeso. Il motivo? A vincere è la paura di essere giudicati dal medico al quale ci si affida. Bastano consigli inappropriati, risultati tardivi o uno strumento ritenuto non adatto, a determinare nel paziente scarsa fiducia e voglia di rivolgersi ad un altro specialista. Ma quello che gli americani chiamano "doctor shopping" aumenta per questi pazienti il rischio di finire in Pronto Soccorso dell'85%.
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Stress e mal di pancia legati tra di loro?
Ebbene, sembra proprio che tra intestino e cervello vi sia uno stretto legame: è stato dimostrato come si influenzino vicendevolmente. Lo stress somatizza con disturbi gastrointestinali e viceversa l'intestino in buone condizioni protegge il cervello dagli sbalzi di emotività e dolore.
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Pausa weekend: rimedio naturale per sconfiggere lo stress
Siete reduci da una settimana logorante? Fermatevi per un paio di giorni e riposate. Non è necessario che il vostro fine settimana sia caratterizzato da lunghe code al porto per imbarcarvi last minute verso un'isola del mediterraneo da vedere "mordi e fuggi", tanto per stressarvi ancora di più. Il riposo breve che dovete cercare deve essere come un ricostituente a breve azione che vi consenta di ritornare carichi a lavoro il lunedì successivo.
Un'intensa settimana di ...
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Cibi anti-depressivi: esistono davvero?
Studi recenti hanno evidenziato che i cibi come il pesce di acqua fredda (salmone, sardine e tonno ad esempio), noci ed olio di colza possono essere particolarmente benefici per combattere la depressione, grazie all'abbondanza di acidi grassi omega 3. Ciò può essere una spiegazione del perché i paesi asiatici e scandinavi registrino livelli più bassi di depressione.
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Diete: niente risultati se si affrontano con “stress”
I ricercatori dell'Università di Utrecht hanno dimostrato come "sensi di colpa" ed altri condizionamenti dovuti allo stress, inducano le persone a fallire l'obiettivo della perdita di peso, mangiando di più e dunque ingrassando.
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